Lunedì 5 giugno è andato in scena all’UNA Hotel di Lido (e in onda su ReteVersilia) l’unico confronto in programma tra i candidati sindaco di Camaiore.

Un evento atteso (forse fin troppo) che alla fine della fiera è stato la summa di quello che si è visto, letto e sentito in questi mesi di campagna elettorale a Camaiore.

A rispondere alle domande di Federico Conti il sindaco uscente Alessandro Del Dotto (Pd, Camaiore nel cuore, Insieme per Camaiore, Spazio Civile, Sinistra Unita Progetto Comune), l’ex primo cittadino Giampaolo Bertola (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Il futuro nelle radici e Insieme per crescere), Marco Daddio (Passione&Idee per Camaiore), Francesco Ceragioli (Movimento 5 Stelle) e Ilaria Duccini (Camaiore è tua).

In questo pezzo non discuteremo di ogni singolo intervento, quanto piuttosto delle sensazioni complessive emerse dalla serata.

Confronto Candidati Sindaco Camaiore 2017
I cinque candidati sindaco intervistati da Federico Conti (foto Giacomo Lucarini)
[Per dovere di trasparenza verso il lettore. Cinque anni fa ho dato una mano a Del Dotto in campagna elettorale, poi ho lavorato per due anni all’Ufficio Stampa del Comune. Anche quest’anno, prima di diventare direttore di VersiliaToday, c’è stato un momento in cui sono stato brevemente coinvolto nella campagna, però non si è concretizzato. Questo fa di me un giornalista meno obiettivo? Tutt’altro: questo mi carica ancor di più di responsabilità sul fronte della chiarezza.  E ci tengo a farla. Chiusa parentesi]

 

Il Regno dell’Applausometro

Di cittadini “veri”, dove per veri si intende non candidati/apertamente schierati/politicizzati, nella sala dell’hotel ce ne saranno stati forse una manciata.

Data la premessa, la sfida delle claque è stata decisamente vinta da Del Dotto per numero di presenze, ma quella più rumorosa è stata quella di Bertola, che pure in qualche momento si è lasciata andare all’effetto “Corrida” (fischi, timidi cori, mugugni).

Tutto sommato, la sala è rimasta composta.

I complimenti vanno a tutti i supporter dei candidati, che alla fine si sono rivelati educati e non hanno creato imbarazzanti siparietti come avvenuti di recente, per dirne una, a Lucca. Merito anche di un guardingo Massimo Mazzolini, pronto a stroncare sul nascere gli eccessi in sala.

Confronto Candidati Sindaco Camaiore 2017
La sala dell’UNA Hotel

Niente di nuovo sul fronte dei contenuti

Sicurezza, raccolta differenziata, balneazione e sperimentazione dell’acido peracetico per la pulizia del mare, questione immigrati, edilizia popolare, Pluriservizi, decoro, lavori pubblici e turismo: non è mancato niente tra i punti fondamentali del dibattito, ben condotto e moderato da Conti.

Quello che è mancato è un guizzo da parte dei candidati, che a netto di alcune novità dell’ultima ora, non hanno messo al centro dei loro interventi nessuna sorpresa particolare.

Scorrendo la sezione “politica” di VersiliaToday si possono leggere i programmi e le proposte in modo certamente più dettagliato e meno convulso.

Ognuno ha, per così dire, recitato la sua parte (con i distinguo che vedremo) senza sussulti: Del Dotto a difesa del suo status quo, Bertola cercando di riportare l’orologio un po’ indietro nel tempo, Daddio bastonando un po’ qua un po’ là con gran piacioneria, Ceragioli declinando il credo del M5S a livello locale, Duccini facendo estrema sintesi e lasciando molto spazio agli altri candidati.

C’eravamo tanto amati (ma restiamo litigarelli)

Inutile girarci intorno, l’attesa per giornalisti e curiosi era soprattutto la possibilità di vedere confrontarsi Del Dotto e Giampaolo Bertola, che in questi anni hanno avuto un rapporto quantomeno controverso.

Acerrimi avversari da sempre, soprattutto su questioni etiche tanto care al giovane attuale sindaco, poi divenuti stranamente “amici” (alla cane e gatto) quando nelle elezioni del 2012 nel centrodestra si consumò una frattura che portò Bertola da Forza Italia all’UDC e ad osteggiare – nemmeno troppo velatamente – il candidato Alberto Matteucci (ora con Daddio).

Il grande ritorno di Bertola ha portato scompiglio nel centrodestra, e va detto che in questo scenario il vero avversario di Alessandro Del Dotto (e del PD) è sostanzialmente se stesso.

Alessandro Del Dotto

In tutta sincerità ieri sera non ha fatto una gran figura. Da sindaco uscente si è ben difeso e ha giocato le sue carte con oculatezza quando ha rivendicato le cose fatte durante il mandato.

Molto meno efficace e per lunghi tratti teso quando si è rifugiato a più riprese nel vortice delle frecciatine, del “noi non siamo quelli che…”, “noi non facciamo certe cose…”, come a voler legittimare la sua posizione contrapponendosi – anche troppo ferocemente –  a chi c’è stato prima di lui.

Questo, prima di tutto, denota la mancanza di una strategia e di un vero professionista della comunicazione/spin doctor dietro di lui, come invece aveva cinque anni fa.

Nessuna novità nello stile, un arido squadernamento di fatti già noti o atteggiamenti estremamente passivo-aggressivi.

Così, mal consigliato, ha finito per puntare di nuovo su argomenti vecchi di cinque anni (che nessuno discute siano sacrosanti, ci mancherebbe) per attaccare l’avversario di cui ha più paura, suonando come un disco rotto. Risultato?

La classica immagine di due politici che litigano senza arrivare a niente.

Confronto Candidati Sindaco Camaiore 2017
Giampaolo Bertola

Bertola stesso non ha brillato, riproponendo sì i suoi cavalli di battaglia del ritorno alle tradizioni e alle manifestazioni popolari e “camaioresi doc”, ma anche dimostrando poco slancio innovativo che comunque è necessario arroccandosi sui cliché (pontile? rally? Arlecchino? più “sociale”?)

Di fronte all’ennesima accusa di Del Dotto, alla fine Bertola, quasi per sfinimento, ha ammesso candidamente “Sì, siamo quelli brutti e cattivi che spendono e spandono, danno incarichi a caso, eccetera”, risultando in modo paradossale più efficace (o comunque meno polemico e costruito) nell’ultimo appello al voto.

Cosa ci insegna questo? Che quando si usa la parola “onestà” come arma di offesa, dando platealmente del delinquente alla controparte, non è detto che alla lunga la cosa non finisca per ritorcesi un po’ contro, anche solo nella percezione popolare.

Bertola dimostra, pur senza una strategia chiara e precisa, che sa bene come parlare al suo elettorato – e forse anche a qualcuno in più – a cui frega poco o niente delle parole pronunciate (e ripetute, e reiterate…) dalla parte avversa. Indipendentemente dalla qualità del messaggio e dei contenuti che si vogliono veicolare.

Quanto poi questa diatriba a due sul passato e le fedine penali possa giovare alle due parti (umile opinione? Nessuna nei confronti degli indecisi) è tutta da dimostrare. Mentre il senso di nausea è ben piantato in testa.

E ora qualcosa di completamente diverso (forse)

Mentre il dinamico duo mette in scena quanto ci si aspettava (dando modo a Ceragioli di usare l’espressione “teatrino della politica” almeno una decina di volte), a rischiare di fare la figura migliore della serata è stato Marco Daddio.

Confronto Candidati Sindaco Camaiore 2017
Marco Daddio

“Siamo la novità politica, gente in gamba ricca di passione e cervello”, dichiara Daddio, avvantaggiato da un atteggiamento più sereno e tranquillo. 13 donne e 11 uomini, i suoi candidati di punta, esprimono approvazione.

Il programma è il loro credo: apparentamenti al probabile ballottaggio? Solo se ci sarà completo accordo sui punti cardine (“Non mi alleo con Del Dotto!” ha tenuto a puntualizzare Daddio.)

Certo è strano vedere seduti in prima fila due dei pezzi grossi che gli stanno accanto nella corsa.
Uno, il vero sconfitto della scorsa tornata elettorale, Alberto Matteucci, e poi Mauro Santini, uomo chiave del decennio di amministrazione Bertola.

Una resa dei conti neanche troppo mascherata in un centrodestra diviso.
E quindi potenzialmente debole.

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Francesco Ceragioli

“Volete la vecchia partitocrazia o un nuovo modo di governare?” chiede Francesco Ceragioli.

Come da copione, oltre alle proposte sul fronte della sicurezza e del turismo, si è appoggiato soprattutto agli assist forniti dal rimpallo di responsabilità tra amministratori ed ex amministratori e alle incertezze degli altri candidati per sottolineare la solidità, o quantomeno la coerenza, delle idee del Movimento 5 Stelle che lo sostiene.

 

Confronto Candidati Sindaco Camaiore 2017
Ilaria Duccini

“Sarò sempre in strada ad ascoltare” è stata la promessa di Ilaria Duccini, che durante la serata non ha quasi mai sfruttato l’intero tempo a sua disposizione per le risposte, rifiutando persino di utilizzare il suo diritto di replica nei confronti degli altri.

 

Uomini e Topi (…e Tope)

Piacerà la citazione a Massimiliano Turba, altresì noto come “Il Ragioniere”, che dalle pagine di Facebook con i suoi fotomontaggi a vignette ha fatto satira Camaiorecentrica (fin troppo!) facendo ridere e arrabbiare un bel po’ di gente.

“Vi piacciono i topi o le tope?” ha chiesto malizioso ai candidati, invitato sul palco da ReteVersilia per allentare la tensione.

Confronto Candidati Sindaco Camaiore 2017
Il temibile sguardo dell’ancor più temibile Ragioniere-Turba

Se siete amanti del tema della derattizzazione (o commercianti del centro storico), è la domanda che fa per voi.

In cabina elettorale o in cabina al mare?

Domenica 11 giugno sarà il giorno della verità, e quasi certamente questo dibattito avrà influito poco o niente… o forse no.

Magari i telespettatori di ReteVersilia sintonizzati da Camaiore, che ci auguriamo siano stati moltissimi, hanno avuto sensazioni uguali o diametralmente opposte a quelle espresse fin qua.

Il primo avversario da sconfiggere come sempre è l’astensionismo, e ci auguriamo che una bella percentuale di cittadini voglia esprimere il suo diritto di voto.

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