In seguito all’incontro svoltosi nelle settimane scorse con le categorie sul futuro di Piazza Cavour, Confesercenti interviene di nuovo nel dibattito, proponendo di rivedere l’intero assetto commerciale della zona e non solo una parte.

“Come Confesercenti, interviene Esmeralda Giampaoli Presidente di Confesercenti Versilia, riteniamo che il progetto di rifacimento architettonico ed urbanistico dell’area sia sicuramente una priorità, visto la situazione in cui versa l’intera zona. Non ci permettiamo, ovviamente, di intervenire sulla qualità del progetto, non essendo questo il nostro mestiere, ma ci permettiamo comunque di presentare qualche proposta in senso generale.

Nella planimetria, infatti, manca del tutto il tema del ricollocamento dei chioschi. Non è possibile disegnare l’assetto dell’area senza tenere in considerazione questo importante aspetto. Sono diversi mesi che l’amministrazione sta lavorando ad una ricognizione della regolarità dei chioschi. Bene, se ad oggi tale ricognizione non è ancora pronta, inutile presentare una bozza di progetto mancante.

Per questo motivo sollecitiamo l’amministrazione a concludere tale ricognizione, sanando eventualmente le lacune autorizzative e contrattuali che dovessero rigurdare i chioschi, così come è stato fatto per i loggiati. Una volta effettuata tale ricognizione, può essere ripresa in considerazione l’intera progettualità della zona e non solo una sua parte.

Oltre alla parte di riqualificazione urbana, inoltre, Confesercenti richiede anche un serio progetto di rilancio commerciale dell’intera zona. Nei mesi passati abbiamo sostenuto più volte la necessità di caratterizzare l’intera area con un marchio di qualità ad hoc, che salvaguardasse le tipicità e le storicità del mercato, rendendolo originale e riconoscibile nell’intero contesto economico cittadino. Di questa riqualificazione commerciale non si è per niente parlato nell’incontro dei giorni scorsi e riteniamo che sia, invece, di fondamentale importanza per la ripresa del commercio cittadino.

Anche sulla governance dell’area ci sono diversi dubbi. Se è vero che verrà fatto un bando di gara che assegnerà l’intero progetto in concessione ad un privato, ad oggi non sono chiare le “regole di ingaggio” cui dovrà sottostare il concessionario. Un privato interviene sicuramente in via prioritaria per un proprio interesse, ma qui si tratta di un’area pubblica, che investe la vita lavorativa di molte famiglie, ed è sinceramente preoccupante non avere un’idea di quelli che saranno i rapporti tra le parti. Tale questione deve essere affrontata con tutta la delicatezza del caso e con grande chiarezza fin da subito.

La nostra richiesta è quella, quindi, di elaborare un progetto completo che tenga conto degli aspetti architettonici ed urbanistici nella sua interezza e che preveda un approfondimento serio su quella che potrebbe rappresentare sicuramente una destinazione commerciale di qualità. Da qui passa una buona parte futuro commerciale della città ed il destino di tanti imprenditori ”.

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