Si sono svolte a Pontestazzemese e a Mulina di Stazzema le celebrazioni in ricordo della Medaglia d’oro al Valor Civile e Giusto tra le Nazioni Don Innocenzo Lazzeri e della Medaglia al merito Civile Don Fiore Menguzzo uccisi dai nazifascisti rispettivamente sulla Piazza della Chiesa di Sant’Anna di Stazzema e nei pressi della Chiesa di Mulina di Stazzema il 12 agosto 1944. Il Comune di Stazzema era rappresentato dal Sindaco Maurizio Verona e dai consiglieri Lorenzoni e Viviani. Erano presenti l’on. Carlo Carli, il Comune di Seravezza, rappresentato dal Sindaco Riccardo Tarabella, il consigliere Graziano Dalle Luche per il Comune di Camaiore, l’Assessore Lora Santini per il Comune di Pietrasanta, il consigliere Luigi Trapasso per il Comune di Forte dei Marmi, il vice presidente del Consiglio Comunale di Pisa Riccardo Buscemi, l’Assessore Andrea Serfogli. Erano presenti inoltre, in rappresentanza delle due medaglie d’oro la signora Baldassari e Divo Lazzeri. Presente anche il Labaro delle vittime delle Mulina di Stazzema e la Bandiera dell’ANPI Versilia, i ragazzi del Centro Estivo Timothy di Mulina di Stazzema e alcuni dei richiedenti asilo che sono ospitati nel Comune di Stazzema che hanno incontrato Don Zappolini oratore ufficiale della manifestazione. Don Armando Zappolini è il presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, oggetto alcuni mesi or sono del vergognoso attacco dei militanti di Forza Nuova che hanno affisso davanti alla chiesa di Santa Lucia a Perignano, nel comune di Casciana Terme-Lari, uno striscione recante la scritta ‘Zappolini eretico’ per la scelta del parroco di celebrare la festa islamica di fine del Ramadan e per il suo impegno per la concessione dello Ius Soli.

Abbiamo voluto lanciare un messaggio ai nostri giovani e a tutti”, commenta il Sindaco Maurizio Verona, “invitando quello che per me è un eroe dei nostri giorni, Don Armando Zappolini, che ogni giorno lavora per costruire ponti e che viene osteggiato e minacciato da chi invece, semina odio e divide. L’impegno di Don Zappolini nell’accogliere e voler integrare questi ragazzi che fuggono da situazioni mostruose di guerra e fame, è per me quello di coloro che hanno sacrificato la loro vita per gli altri”.

Don Zappolini in una accorata orazione ha ricordato l’importanza dell’impegno, ripetendo più volte le parole di Don Milani: “Al me ne frego dei fascisti di ieri e di oggi opponiamo un “mi interessa” perché non può non interessarmi della sorte di questi ragazzi che durante il loro viaggio della speranza vengono torturati, minacciati, stuprati, ricattati. Da essere umano prima che come religioso non posso non interessarmi di loro. Se qualcuno costruisce muri invalicabili, noi proviamo a creare un buco in quei muri e passare lo stesso. Credo che festeggiare assieme ai musulmani una loro festività sia un modo per fare questo e non mi lascio intimidire da chi fa dei campi per giovani per insegnare gli ideali del fascismo come quelli di Forza Nuova. Ricordiamo questi preti martiri che non guardarono la casacca, ma cercarono l’uomo. Oggi dobbiamo fare la stessa cosa verso chi soffre e non bisogna sottovalutare tanti brutti segnali che ci sono”.

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