Alla luce dei grandi cambiamenti che stanno interessando il tessuto commerciale di Viareggio, Confcommercio propone una riflessione sulla direzione che è opportuno prendere per quanto riguarda le strategie di rilancio dell’imprenditoria.

«Dopo anni di stallo- osserva il direttore di Confcommercio Rodolfo Pasquini- la città si sta risvegliando e ci sono in ballo alcuni progetti molto interessanti che toccano da vicino il mondo delle piccole e medie imprese viareggine.

Da una parte la sistemazione funzionale ed estetica della Passeggiata che va avanti ormai da un paio di anni, poi la riqualificazione della storica piazza del Mercato che vede sul tavolo alcuni progetti da vagliare in concertazione con l’amministrazione comunale per il rilancio di un’area che tutta la cittadinanza attende da anni; infine la nuova area commerciale in procinto di sorgere al Varignano.

Idee che dimostrano una nuova vitalità nel commercio cittadino ma che al tempo stesso rischiano, se non ben coordinate, di cozzare tra di loro creando più disagi che benefici.

Sono convinto infatti che un ampliamento eccessivo dello spazio di vendita del nuovo centro al Varignano possa compromettere e strozzare definitivamente le attività di vicinato del quartiere e di frenare la ripresa degli altri polmoni commerciali della città, che stanno cercando di uscire faticosamente da un periodo durissimo e che vanno agevolati in questo percorso e non certo ulteriormente penalizzati»

«La grande distribuzione- prosegue Pasquini- sta arrivando al suo limite massimo e, guardando con un’ottica più generale, cominciano ad essere numerosi i Comuni che ne limitano lo sviluppo, andando nel contempo a salvaguardare il piccolo commercio di zona, vero indicatore della vivibilità e della salute di un quartiere.

Ecco perché, dal nostro punto di vista, auspichiamo una politica di incentivi ai negozi tradizionali piuttosto che l’ampliamento di un tipo di polo commerciale che ovunque sta iniziando a mostrare la corda.

Esempi di questo tipo si stanno verificando anche in grandi città come Milano con il sindaco Sala che ha sposato un concetto caro anche al presidente nazionale di Confcommercio Sangalli ovvero la ricerca di un corretto pluralismo distributivo, cioè un razionale equilibrio tra grandi e piccoli esercizi laddove il territorio e il mercato lo permettano.

Questta è una missione prioritaria che intendiamo perseguire collaborando con la pubblica amministrazione».

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ultimo aggiornamento: 04-10-2017


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