La Regione Toscana prende in giro i cittadini della Versilia. La discarica di Cava Fornace chiuderà, tra 10 anni, ma prima sarà riempita con rifiuti di mezza Italia. Il nuovo affondo arriva da Daniele Mazzoni, vice sindaco uscente del Comune di Pietrasanta. Era stato Mazzoni, quando era in carica, a “scoperchiare” il vaso di Pandora e a spingere la Regione Toscana a rivedere i suoi progetti per il sito che si trova a cavallo tra Montignoso e Strettoia. Mazzoni è pronto a rivolgersi alla Procura della Repubblica. “I Comuni della Versilia – spiega Mazzoni commentano le ultime notizie arrivate da Firenze – hanno chiesto la chiusura immediata o la riapertura delle pratiche di autorizzazione Via e Aia, per avere certezza che la discarica operi in sicurezza. Anche il Consiglio Regionale ha deliberato per la chiusura del sito all’unanimità con un lavoro prezioso di tutte le forze politiche negli scorsi giorni. Sono tante le anomalie sulla discarica: ricordo che sono stati sfogati i limiti di conferimento dell’amianto e altri rilievi Arpat, non venivano fornite le fideiussioni ne ai cittadini ne ai Comuni. La discarica – analizza – ha operato con fideiussioni straniere. La Regione Toscana non aveva neppure il fascicolo della discarica”. Mazzoni prosegue: “Mi sarei aspettato un incontro per stabilire tempi brevi di chiusura, ma invece c’è stato un incontro a cui hanno partecipato l’Assessore Fratoni, il Vice Sindaco di Prato e i sindaci dei quattro Comuni della Versilia. Al contrario la società che gestisce la discarica sarà direttamente sotto Alia Spa che gestisce i rifiuti in mezza Toscana. E’ stata ipotizzato si un piano industriale per rilevare la proprietà del sito e un tempo di coltivazione e chiusura di 10 anni. La discarica – spiega – sarà quindi portata a 100 metri, ovvero riempita con il pattume proveniente non solo dalla Toscana ma da mezza Italia. Si è parlato anche di un aumento dei codici Cer, che aprono alla possibilità di portare rifiuti di diversa natura. Trovo scandaloso che una società controllata dai Comuni e la presenza all’incontro del Comune di Prato ne è testimonianza, possa pensare di portare in Versilia, sopra le falde dell’acqua che servono tre Comuni, amianto, terre di bonifica e altri veleni. L’assessore Fratoni fregandosene delle istanze dei Consigli Comunali, del Consiglio Regionale, corre verso il riempimento della discarica”.
Critico il pensiero nei confronti di Cava Fornace che “non avrebbe dovuto nemmeno nascere: a mio parere la discarica ha delle autorizzazioni non in linea con quanto richiesto. Se il sito è idoneo per una discarica fate le pratiche di Via e Aia che sono le autorizzazioni che consentono di verificare se il sito è compatibile. – invita Mazzoni – Il Comune di Pietrasanta ha preso una posizione e ha detto chiaramente che la discarica va chiusa. Se credono di poter fare come gli pare e scherzare sulla pelle dei cittadini dopo che i rappresentanti di tutta la Toscana hanno detto di chiudere la discarica si sbagliano di grosso. Nei prossimi giorni informerò la Procura della Repubblica di Massa su questi ulteriori elementi”.

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cava fornace Regione Toscana rifiuti

ultimo aggiornamento: 11-12-2017


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