“Kabukicho” (D.Sylvain, 66th & 2 nd, 2017) Il romanzo di Sylvian si svolge nel quartiere a luci rosse di Tokyo, in questi anni che precedono il futuro smantellamento in vista delle prossime Olimpiadi.

Kate, giovane hostess inglese che lavora in un maid caffè del quartiere, viene ritrovata atrocemente morta. A seguito dell’evento, il padre giunge in Giappone per seguire le indagini condotte dal poliziotto Yamada. Nella ricostruzione dei fatti, emergono personaggi, luoghi e regole invalicabili e spesso invisibili della società giapponese.

Fra le persone più vicine a Kate, emergono l’amico host Yudai, gigolò di grande impatto, e l’amica francese Marie, autrice di romanzi e confidente delle memorie, anche non dette, della protagonista.
Il thriller ha un ritmo in crescendo: la molteplicità dei punti di vista che si intersecano nelle indagini nello sfondo di una Tokyo contemporanea dai contorni manga, contribuiscono all’abile gioco che la scrittrice riesce a creare nei confronti del lettore.

La verità, inattesa e sorprendente, si palesa lentamente, in un meccanismo di svelamento e approfondimenti psicologici dei personaggi che coinvolgono nella lettura.
Identità e bugie sono i grandi temi che nel puzzle della scrittrice francese stimolano l’attenzione del lettore: le maschere della quotidianità si sbriciolano nei dettagli che si susseguono nelle pagine.

Inoltre anche la stessa identità del Giappone viene messa in discussione e proposta in una fresca ottica di realismo oltre gli stereotipi legati a efficenza e trasparenza: la storia di una gaijin scomparsa permette di tracciare il ritratto mordente, vivace e autentico di una città vista e percepita da dentro, fuori dagli schemi convenzionali.

La scrittura essenziale e pulita di Sylvain conferma la conoscenza della materia narrativa e sociale del romanzo: attraverso questo stile l’autrice riesce così a cristallizzare l’essenza della cultura giapponese anche nella cifra stilistica.

(In collaborazione con libreria “La Vela“, Viareggio)

Dominique Sylvain

è nata in Francia dove lavora come giornalista e addetta stampa. Negli anni 90 si trasferisce in Asia con la famiglia fino a trasferirsi definitivamente a Tokyo per dedicarsi completamente alla scrittura. Nel 2009 con “Il delitto nel veicolo dei desideri” (Mondadori) si è affermata a livello internazionale come scrittrice piena di genialità e intrigo.

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recensioni libri

ultimo aggiornamento: 20-01-2018


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