Viareggio invade Camaiore. Così inizia il suo intervento Alessandro Santini sui social network per evidenziare l’invasione di campo di Del Ghingaro:

“Non solo Re Giorgio, per dispetto, ha celebrato i Martiri delle Foibe mezz’ora prima di Camaiore, (alle 9.30 Viareggio, alle 10 Camaiore), entrambi nella stessa via e sullo stesso palo.
Ma addirittura ha invaso Camaiore.

Già, Re Giorgio ha invaso il Comune di Camaiore e senza autorizzazione ha posto una targa, autocelebrativa per Viareggio, su un palo di proprietà camaiorese, su territorio camaiorese, senza nemmeno avere avuto la delicatezza e la cortesia di voler chiedere il permesso all’Amministrazione camaiorese.

Ma da quando in qua una città va a mettere targhe celebrative abusivamente negli altri comuni senza farne richiesta?
Da quando in qua una città applica targhe commemorative sulla cartellonistica di altri comuni senza nemmeno avvisare o chiedere il permesso?

Il cartello in questione non si trova a metà del ponte e non segnala il confine tra Camaiore e Viareggio, ma fu posto totalmente su territorio camaiorese dopo che fu messi sotto sequestro dalla Polizia Municipale viareggina, per ordine dell’allora Assessore Antonio Nicoletti, perché il palo era su terreno camaiorese ma la targa viaria (bandiera) si trovava e invadeva il territorio viareggino.

Ve lo immaginate voi se ogni città d’Italia venisse a Viareggio e volesse commemorare un cittadino od un evento applicando targhe o lapidi sui pali o facciate di palazzi che caos ne nascerebbe?”

Inoltre facciamo notare che la targa in questione è posta su un cartello stradale, cosa vietata dal codice della Strada.

Interviene sullo stesso post anche il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto

 

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