“Vittoria ! I Care costretta ad informare i cittadini ed i contribuenti sul come gestisce il pagamento delle tasse ed i loro quattrini !>”

Lo scrive in una nota Massimiliano Baldini:
“Solo al trentaduesimo giorno e dopo un pressing notevole sulla Prefettura di Lucca, l’intervento scritto di due Vice-Prefetti Vicari distinti e dello stesso Segretario Comunale (oltre all’interessamento dello stesso Ministero dell’Interno), però questa mattina I Care srl mi ha inviato una prima relazione, a firma del Presidente Dott. Moreno Pagnini, in ordine a quanto sta accadendo ed altre ne seguiranno, fra qualche giorno, per completare le risposte alle domande che ho posto.
Ad una prima lettura, si evidenzia che solo nel 2017 sono stati notificati 20.000 atti impositivi o richieste di pagamento, che con riferimento agli atti emessi nell’anno 2017 sono pervenuti 615 ricorsi, di cui 200 sono stati definiti in sede di reclamo-mediazione e 100 sono prossimi ad essere trattati in sede conciliativa. Ed ancora che I Care ha provveduto ad annullare di ufficio 260 atti impositivi per un totale di € 1.266.520,52=.
Insomma, le allarmanti notizie che mi erano arrivate erano giuste e, non appena mi verranno fornite le copie degli accordi raggiunti in sede di mediazione e dei ricorsi (che I Care mi ha promesso di consegnarmi entro qualche giorno perchè le sta predisponendo a mano), potrò riscontrare i dati forniti con più attenzione.
Anche perchè non si fa cenno, in quanto mi scrive il Presidente di I Care srl, ai contenziosi pendenti avanti la Commissione Tributaria a Lucca, che però solo nella giornata di ieri, a quanto mi riferiscono, ne avrebbe discussi ben sette contro I Care srl, dove pare la società non si sia costituita, con conseguente sospensione dell’efficacia esecutiva degli accertamenti e fissazione dell’udienza di merito per la probabile condanna alle spese.
Del resto – verificherò se è vero il mio ragionamento – se i ricorsi pervenuti sono 615, 200 sono stati definiti e 100 sono prossimi ad essere trattati in sede conciliativa, ne rimane 315 che potrebbero essere quelli pendenti avanti la Commissione Tributaria. Tanto è vero che, dai “rumors” più accreditati si racconta di un numero talmente ampio di ricorsi pendenti contro I Care srl, sia per motivi di prescrizione che per motivi di merito, che la Commissione Tributaria di Lucca starebbe pensando a dedicare un’intera udienza solo per discutere di questi e che vi sarebbe fra i giudicanti forte sconcerto per l’atteggiamento tenuto dalla stessa I Care srl in questa vicenda.
Con la conseguenza di un dilagare sempre più ampio di ricorsi da parte di tantissimi cittadini, con possibile nascita anche di una generale “class action” e serio rischio che le somme dovute per condanna alle spese legali assumano proporzioni enormi.
Vedremo nei prossimi giorni, tanto la questione è molto lunga e coinvolge più aspetti che affronteremo un passo per volta e su più fronti.
Interessante è anche leggere alcune considerazioni che il Presidente di I Care srl ha voluto inserire nella sua nota – una sorta di “excusatio non petita” – dove evidenzia che gli atti annullati dalla società sono stati tardivamente notificati da Nexive il 31 dicembre scorso, che la scelta di Nexive l’avrebbe fatta il Commissario Prefettizio Dott. Stelo nel 2016 (la colpa sarebbe sua ?) e non l’Amministrazione in carica, che la stessa I Care, nel corso dell’Assemblea dei Soci del 31 maggio 2018, avrebbe deliberato di adottare ogni iniziativa giudiziaria nei confronti di Nexive, finalizzata al risarcimento dei danni subiti.
Immagino che anche su questo la discussione continuerà, visto che Nexive ha recentemente negato responsabilità proprie, rifacendosi al contratto sottoscritto con I Care srl ed, a quanto pare, alle specifiche ivi contenute in ordine alla mancata indicazione di perentorietà del termine di notifica.
Ovviamente mi riservo di intervenire di nuovo nei prossimi giorni ed a seguito della consegna degli atti successivi da parte di I Care srl perchè – lo ripeto – la vicenda è solo all’inizio. Certo è che sulla trasparenza degli atti è pienamente dimostrata la grave difficoltà che si vive a Viareggio per ottenerli, risultando un’odissea esercitare non solo i propri diritti ma anche il dovere di controllo che spetta a noi Consiglieri.
Non si capice come mai – visto che si tratta di soldi pubblici ed incarichi pubblici – I Care non abbia spontaneamente informato i cittadini di quanto stava succedendo, a maggior ragione all’indomani dell’assemblea dei soci del 31 maggio 2018, provvedendo solo ora, a seguito della mia azione ed a seguito di più interventi di richiamo della Prefettura di Lucca, a fornire informazioni che i viareggini ed i contribuenti hanno diritto di conoscere.
Se per un Consigliere Comunale di lungo corso ed esperienza come il sottoscritto, di professione Avvocato, ci sono voluti 32 giorni per iniziare a smuovere qualcosa, figuratevi quale può essere la reale capacità di controllo del cittadino semplice verso chi gestisce i suoi soldi pubblici !
Sia chiaro, noi non molleremo di un centimetro, su nessun fronte !”

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