“La fila della gente imbufalita, questa mattina davanti ad I Care nei locali dell’ex Tribunale di Viareggio, arrivava quasi in mezzo alla strada !E, a quanto si mormora, la situazione sarebbe talmente grave che pare fosse in sede anche il Presidente della società Pagnini il quale, molto allarmato dalle difficoltà che vive I Care, si sarebbe intrattenuto a lungo con i responsabili dell’amministrazione e dei tributi, anche al fine di chiedere contezza delle modalità di invio degli atti”.
La nota arriva da Massimiliano Baldini:
“Infatti, la realtà finanziaria dell’azienda è di estrema difficoltà, sono in tanti i fornitori che bussano alla porta senza ottenere risposta e c’è bisogno urgente di far cassa.
Nel frattempo, in attesa di ricevere la rimanente documentazione che ho richiesto e che mi è stata promessa a breve ma non arriva ancora, ho altresì protocollato istanza di accesso ed estrazione di copia dei verbali di tutti i CDA di I Care, svoltisi a partire dal 1 maggio 2018 fino ad oggi e comprensivi di eventuali note dei Revisori dei Conti, nonchè di copia del contratto e/o degli accordi scritti e/o della corrispondenza intercorsa fra I Care e Nexive, soggetto incaricato delle notifiche poi risultate tardive.
Voglio vederci chiaro e non mi fermo certo di fronte agli ostruzionismi tenuti fino ad oggi.
Del resto la preoccupazione in città e fra i contribuenti è tanta, la misuro ogni giorno da quanti mi fermano o mi chiamano per espormi situazioni indicibili.
C’è paura di una seconda Viareggio Patrimonio come, a dire il vero, il Collegio dei Revisori del Comune di Viareggio adombrò ai tempi della nascita di questo nuovo soggetto e si teme che a pagarla siano ancora i cittadini.
Peraltro, in Commissione Tributaria pendono centinaia di ricorsi con serio rischio di condanna alle spese ed alcuni professionisti stanno ragionando per approntare la “class action”.
Ed in Comune, dietro il muro di silenzio, la preoccupazione regna sovrana, tanto è vero che c’è chi racconta che potrebbe saltare a breve il primo Assessore”.
