L’Azienda USL Toscana nord ovest ribadisce che all’ospedale “San Luca”, come in tutti gli altri ospedali, le camere “miste” (uomo – donna) sono casi sporadici ed eccezionali, per risolvere situazioni critiche e non fanno parte dell’attività ordinaria.
La privacy delle persone è inoltre preservata sempre e comunque.
“La Direzione dell’Azienda e tutte le direzioni di presidio compresa Lucca – evidenzia la direttrice generale Maria Teresa De Lauretis – hanno sempre sottolineato, anche in documenti ufficiali e procedure, la necessità del rispetto del genere del paziente (maschile o femminile) nel momento del collocamento nelle camere di degenza ed il fatto che la presenza di un’eventuale camera mista deve essere legata esclusivamente all’esaurimento della disponibilità di posti letto per un determinato sesso in tutta l’area di competenza. Inoltre, è sempre stato ricordato che nelle ore successive al ricovero deve essere fatto il possibile per ripristinare la normale situazione, spostando i pazienti in altre stanze”.
“Le problematiche maggiori a livello di disponibilità di posti letto si registrano ovviamente nell’area medica – continua la dottoressa De Lauretis – ed è per questo che siamo partiti da lì per una ricalibrazione, che ha permesso l’anno scorso di aumentare i posti letto disponibili in tale area e quindi anche di migliorare l’attività del Pronto Soccorso. Se necessario, verranno effettuare altre azioni di questo tipo per favorire un sempre miglior utilizzo dei posti letto, che però dal 2015 ad oggi non sono diminuiti ma anzi sono aumentati. Infatti, al vecchio ospedale Campo di Marte  nel 2014 c’erano 362 posti letto, mentre all’ospedale San Luca sono ad oggi 367.  In più nel vecchio ospedale c’erano 72 posti letto tecnici (dialisi, OBI, culle) contro i 91 del San Luca, per un totale generale di 434 nel vecchio ospedale e di 458 nel nuovo.
Anche in sede territoriale con il raddoppio di posti letto di cure intermedie attuato nell’ultimo periodo nella Cittadella della Salute Campo di Marte (adesso sono 28) il saldo rispetto al passato è positivo ed il numero complessivo dell’ambito territoriale di Lucca è assai più alto rispetto alla media dell’area vasta nord ovest”.
“Anche per quanto concerne il personale – prosegue la direttrice generale – dal 2015 ad oggi a Lucca si è registrato un aumento di operatori. Infatti al 31 dicembre 2015, prima della costituzione dell’Azienda USL Toscana nord ovest, i dipendenti nell’ambito territoriale di Lucca erano complessivamente 2.564 ed adesso (ad agosto 2018) sono 2576, con un saldo attivo di 12 unità. In particolare si è registrato un incremento significativo di personale sanitario, con una riduzione invece di quello amministrativo. Più nello specifico i dirigenti medici sono passati da 436 a 439 (+3), gli infermieri da 1.024 a 1.049 (+25), gli operatori socio sanitari  da 247 a 264 (+17);  gli altri operatori (ruolo amministrativo, professionale, tecnico) sono invece passati da 857 a 824 (-33). Nel corso dell’ultimo anno è stato inoltre stabilizzato molto personale infermieristico, con ingresso di infermieri a tempo indeterminato al posto di infermieri con contratto a tempo determinato. Questo ha permesso di dare, oltre che una maggiore stabilità, anche un senso d’appartenenza ed una motivazione superiori ai nostri operatori”.
“Per ciò che riguarda, infine, il funzionamento dell’ospedale – chiude la dottoressa de Lauretis – c’è da evidenziare che, grazie alla professionalità ed alla dedizione del personale, come confermano anche i dati d’attività, viene fornita quotidianamente un’assistenza appropriata dal punto di vista medico ed infermieristico all’interno di stanze di degenza (tutte ad uno o due letti) caratterizzate da un elevato comfort”.

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