Non ce l’ha fatta, è morto in ospedale a Cisanello Alessandro Cecchi, il figlio 27enne di Luigi e Serena, e nipote della Fauzia. Una tragedia immane, per una famiglia conosciuta e stimata in tutta Viareggio alla cui pasticceria in Passeggiata tutti, di generazione in generazione, hanno fatto colazione o consumato un pranzo. Portato in codice rosso dal Pegaso all’ospedale pisano, dopo l’incidente avvenuto ieri all’ora di pranzo in via Nicola Pisano, quando, mentre era in sella al suo scooter,  si era schiantato contro una Toyota Yaris, Alessandro era stato ricoverato nel reparto di Rianimazione ( LEGGI QUI: Auto contro scooter, grave un 27enne e Schianto auto – moto: Alessandro Cecchi ricoverato a Cisanello è gravissimo ma vivo ). Le sue condizioni erano apparse subito gravissime, l’impatto era stato violentissimo, ma il ragazzo ha lottato tra la vita e la morte per ore, attaccato alle macchine, in coma e con l’encefalogramma piatto. Poi il suo cuore ha cessato di battere alle 16.30, dopo averlo staccato dai macchinari. I familiari non hanno autorizzato l’espianto degli organi.

I genitori, che erano in vacanza in Sicilia,  avvisati telefonicamente, sono partiti con il primo volo da Catania a Pisa, con scalo a Roma, attaccati a un filo di speranza, poi il tragico epilogo. Una intera città, alla notizia della morte, è ora in lutto e piange. Alessandro, un ragazzo tutto casa e lavoro, che si alzava ogni mattina all’alba per andare al lavoro nell’attività di famiglia, bravissimo pasticcere,  era infatti amato da tutti quanti lo conoscevano.

Un tam tam, da ieri, con notizie non certe: “E vivo”, “E’ morto”,  e i commenti hanno invaso i social. Fino a quando, purtroppo, per Alessandro è arrivata la sua fine. Prematura.  Volato in cielo, come un angelo. Una notizia difficile da scrivere, per chi lo conosceva da 27 anni, che fa male: un macigno che lascia il cuore a pezzi e tanta tristezza.

Centinaia i commenti di cordoglio, uno per tutti quello di Simona Di Vita, mamma di Elisa, una delle tante, troppe, vittime della strada, come Valentina e Aurora, che hanno tinto di rosso, col loro sangue, le pagine della cronaca locale: “Ciao Alessandro, tuo padre ha scritto una pagina del libro “Elisa degli altri” ed ora ci troviamo nella stessa valle di dolore e le nostre lacrime hanno lo stesso sapore.Non c’è consolazione  ,non c’è tempo che passa , non ci sono soluzioni ma un vuoto incolmabile ed un dolore assurdo .Voglio dire le stessa cosa che Elisa diceva alle sue amiche: Luigi e Serena io ci sarò sempre per voi, per qualsiasi cosa e sopratutto la mia spalla è pronta ad accogliervi per piangere insieme e cercare di tirare avanti .Siete nei miei pensieri”.

Perdere un figlio è un dolore troppo grande. Alla famiglia le condoglianze  e un abbraccio forte e sincero da parte di tutta la redazione di Versilia Today.

Ciao Alessandro, riposa in pace.

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