In tanti, ieri sera, al Principe di Piemonte per il brindisi di Natale organizzato dal segretario generale e provinciale del sindacato di Polizia Fsp, ex Ugl, Michele Lunardini, poliziotto in forza alla sottosezione della Polstrada di Viareggio. Tra i presenti il dirigente commissariato Viareggio dottor Marco Mariconda, il vice dottor Giovanni Calagna, il comandante della sotttosezione Luca Bacci, il vice Mauro Ciafro, la comandante della Polstrada di Massa Carrara, oggi al comando, ad interim, della Polizia Stradale di Lucca, dottoressa Serafina Di Vuolo, e il commissario di Forte dei Marmi Alessandro Landucci, oltre alla segreteria nazionale e provinciale della sigla sindacale da Pisa, Livorno e Firenze, esponenti politici locali e regionali ed imprenditori. La famiglia Sponcichetti è stata insignita con una targa commemorativa in ricordo di Alessio Errico, agente della Polstrada viareggina, tragicamente scomparso in un incidente nel marzo 2016 avvenuto ad Arcola, nei pressi di Sarzana. Il poliziotto, libero dal servizio, era in sella alla sua moto quando aveva avuto un frontale con una vettura sulla Statale Aurelia. Sposato, lasciò la moglie e due bimbi all’epoca di 9 e 6 anni. Sponcichetti, poliziotto modello, era stato premiato durante la sua carriera con numerosi riconoscimenti, dovuti al suo impegno profuso nelle operazioni di soccorso sia durante le alluvioni che hanno colpito la Versilia che nella strage di Viareggio del 29 giugno 2009, quando morirono bruciate nelle fiamme 32 persone e un intero quartiere andò distrutto dal gas Gpl sprigionatosi dalla cisterna del treno merci deragliato in Stazione. Tutta la squadra A, la “sua squadra”, come era stata ribatezzata la pattuglia dai colleghi, con il caposquadra Antonio Viscusi, lo hanno ricordato ieri: Sponcichetti ne faceva parte, ed è stata una squadra speciale, con all’attivo tante operazioni in A12, con un fiuto speciale nel fermare auto sospette ed arrestare trafficanti di droga in transito sull’autostrada Genova – Livorno
Tra i temi toccati da Michele Lunardini nel suo discorso l’orgoglio di indossare divisa nel quotidiano e il concetto di famiglia: “La polizia non dimentica il sacrificio dei propri figli”.
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