Respinte dai giudici di appello le eccezioni dei legali degli imputati della strage di Viareggio che rischiavano di far ripartire tutto da capo.

Nell’udienza di oggi, 19 dicembre 2018, la Corte d’Appello di Firenze ha respinto la richiesta di annullamento della sentenza del processo di 1° grado per la strage ferroviaria di Viareggio, emessa dal Tribunale di Lucca il 31 gennaio 2017, rigettando l’istanza delle difese degli imputati, condannati in primo grado
Dopo la Camera di consiglio, il presidente del collegio Paola Masi ha dichiarato infondata l’eccezione presentata dalle difese degli imputati, le quali avevano avanzato dubbi sui criteri di composizione del collegio. La questione, emersa in 1° grado, riguardava la presenza, tra i giudici chiamati a formare il collegio, di magistrati legati a Viareggio.
La decisione sulla composizione del Collegio giudicante, ha affermato la Corte d’Appello, riprendendo le motivazioni già esposte dai giudici di 1° grado, è stata “corretta e doverosa”. Se gli avvocati degli imputati avessero avuto “dubbi sull’imparzialità dei giudici di 1° grado”, afferma nell’ordinanza di rigetto la Corte di Appello, respingendo l’eccezione, “avrebbero potuto e dovuto presentare istanza di ricusazione nei loro confronti”.
Il processo riprende martedì 22 gennaio 2019 al Tribunale di Firenze.

Soddisfazione della Provincia di Lucca per la decisione della Corte di procedere con le prossime udienze.

 Il consigliere delegato della Provincia di Lucca, Luca Poletti, presente oggi all’udienza per il processo di secondo grado per il disastro ferroviario di Viareggio presso la terza sezione della Corte d’Appello di Firenze esprime viva soddisfazione per la decisione assunta dalla Corte di procedere con l’Appello respingendo le eccezioni presentate dai legali degli imputati.

“A questo punto del processo – commenta Poletti – dopo le sentenze di primo grado lette dal Tribunale di Lucca il 31 gennaio 2017, sarebbe non accettabile oltre che dannoso e irrispettoso nei confronti dei familiari delle 32 vittime della strage del 29 giugno 2009, far ripartire da capo il processo stesso come se nulla fosse stato discusso, approfondito, dibattuto, evidenziato. Nelle motivazioni della Corte di Appello fiorentina viene quindi confermata la correttezza del lavoro svolto dal Tribunale di Lucca e l’imparzialità dei giudici. Esprimo quindi la mia soddisfazione per questa decisione che conferma la bontà dell’operato del Tribunale di Lucca ed anche l’organizzazione delle udienze comunicata dal presidente della Corte di Appello oggi fa ben sperare sui tempi processuali. Giustizia e verità per le vittime e per i loro familiari”.

Con il pronunciamento del Tribunale di Firenze si conferma al momento anche la presenza delle parti civili nel processo, tra cui quella della Provincia di Lucca, sempre presente alle udienze del processo di primo grado come a quelle del secondo iniziato lo scorso 13 novembre.

 

 

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ultimo aggiornamento: 19-12-2018


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