Si è inventata di essere perseguitata, ma invece la stalker era lei. La donna, una 32enne, che non accettava il rifiuto, era già stata oggetto di un provvedimento che le vietava di avvinarsi all’uomo, ma nonostante questo, ieri, ha chiamato la Polizia e si è inventata di tutto davanti agli agenti del commissariato di Viareggio, che però, non convinti deu racconti, hanno iniziato a indagare, ascoltando anche alcuni trestimoni. E la frittata si è ribaltata: a finire in manette è stata lei. Il processo per direttissima è fissato per il 4 dicembre, intanto alla stalker è stato imposto il divieto di avvicinamento alla sua vittima e l’obbligo di dimora fuori dalla Toscana.

In passato l’uomo oggetto dei suoi desideri, non corrisposti, l’aveva anche denunciata ai carabinieri.

Il fatto risale alla serata di martedì 17 settembre. Il personale della Squadra Volante del Commissariato di Polizia di Viareggio ha tratto in arresto una cittadina tedesca di 32 anni perché colta nella flagranza del reato di stalking ai danni dell’ex fidanzato e della sua attuale compagna, entrambi italiani e residenti a Viareggio.
In particolare, intorno alle ore 20:00 giungeva una chiamata sul 113 da parte di una donna tedesca la quale chiedeva l’intervento di una pattuglia poiché spaventata dal suo ex fidanzato, personaggio descritto come pericoloso e violento.
Giunti sul posto e, dopo aver preso contatti con la donna, il personale di polizia procedeva a ricercare l’uomo che, tuttavia, non veniva trovato.
La donna aggiungeva, poi, che l’uomo le aveva pure rubato la borsa custodita all’interno della sua autovettura.
A questo punto gli agenti iniziavano a nutrire i primi sospetti sulla veridicità delle dichiarazioni della donna; ciò in quanto il suo racconto appariva sempre più lacunoso e contraddittorio e, soprattutto, perché l’auto dalla quale sarebbe stata sottratta la borsa non presentava alcun segno di effrazione.
Tali sospetti trovavano conferma quando, a seguito di controllo all’interno dell’auto, veniva rinvenuta la borsa occultata dietro uno dei sedili.
A seguito di accertamenti tramite i database delle forze dell’ordine è emerso, poi, che erano state presentate diverse denunce da parte dell’ex fidanzato e della sua attuale compagna per atti persecutori a carico della donna, l’ultima delle quali il giorno prima, e che per tali motivi la stessa era stata colpita da un provvedimento di ammonimento da parte del Questore di Lucca emesso il luglio scorso.
Venivano dunque sentite le parti offese, le quali confermavano la drammatica vicenda in cui erano coinvolti ed aggiungendo che per tutto il corso della giornata la donna aveva continuato a mandare messaggi ed effettuare chiamate anonime all’ex fidanzato e, nel corso della serata era stata notata aggirarsi nei pressi del luogo di lavoro della nuova compagna causando in essa uno stato di profonda preoccupazione ed ansia.
Per tali motivi la donna è stata tratta in arresto per il reato di atti persecutori e denunciata per il reato di procurato allarme.
Nella mattinata di ieri, infine, si è tenuta l’udienza di convalida mediante il rito direttissimo avanti il Tribunale di Lucca, a seguito del quale è stato applicato nei confronti della donna il divieto di dimora in Toscana.

 

 

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ultimo aggiornamento: 19-09-2019


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