Stelle di Natale in una casa su due. Sarà uno dei regali “green” più gettonati delle festività. E Versilia si conferma sempre più capitale della produzione tricolore con oltre 5 milioni di esemplari “allevati” tra piante invaso ed in forme diverse, dalle versioni mini a quella di diametro 10 fino al cespuglio e agli alberelli. A dirlo è Coldiretti Lucca in vista dell’Immacolata. La produzione di delle Stelle di Natale è tra le più importanti per il settore florovivaistico della Versilia e della Toscana con un fatturato tra i 15 ed i 17 milioni di euro. Una cinquantina le aziende specializzate in Toscana, più della metà localizzate proprio nella Versilia e nella limitrofa Provincia di Massa Carrara, dove operano realtà importanti, grandi fornitori della grande distribuzione organizzata e ai garden center più significativi. “Produzione e prezzi stabili: questo è un periodo molto importante per il florovivaismo della nostra terra. La produzione di Stelle di Natale si è progressivamente consolidata nel tempo elevando la nostra provincia e la Toscana a leader nazionale. I due terzi delle Stelle di Natale tricolore sono prodotte proprio in Versilia. – analizza Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – Una famiglia su cinque avrà ottime probabilità di acquistare o ricevere una Stella di Natale prodotta dalla aziende della Versilia. Stelle di Natale tricolore ed italiane al 100%.  Per non fare errori e sostenere il Made in Italy di Natale leggete l’etichetta ed assicuratevi che si tratti di Stelle di Natale italiane, tricolori, per evitare il rischio di importazioni dall’estero che danneggiano il nostro Paese”.

Secondo una previsione storica il 30% delle stelle prodotte è destinato alla grande distribuzione, un altro 30% ai negozi e il 30% nei Garden Center e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica. “L’alternativa immediata e sicura – spiega Elmi – è quella di acquistare Stelle di Natale ed altre produzioni tipiche di questo periodo presso i nostri mercatini di Campagna Amica presenti praticamente in ogni comune ma anche nei mercatini di Natale che vengono organizzati nelle città per le festività”.

Molti sceglieranno in alternativa alla poinsettia ciclamini, lilium e gigli: altre produzioni storiche della Versilia dei fiori. Non ci sono sostanziali “novità” rispetto allo scorso anno. L’andamento climatico positivo e le temperature miti hanno ridotto l’utilizzo dei riscaldamenti, un elemento chiave che si riflette sui costi di produzione. L’andamento delle vendite è – secondo una analisi di Coldiretti – stabile con prezzi vanno dai 2 euro per gli esemplari più piccoli per arrivare anche ai 150 euro degli alberelli più strutturati.

Le stelle di Natale – spiega Coldiretti – sono divenute protagoniste delle feste grazie al loro colore rosso intenso tipico della festa e alla disposizione delle foglie che le rendono simili ad una cometa, una forma affascinante tanto che il suo nome latino “Euphorbia pulcherrima” significa bellissima. Anche se non tutti sanno – spiega Coldiretti – che i veri fiori della stella di Natale, pianta originaria del Messico, sono quelli di colore giallo all’interno, mentre le parti di colore rosso non sono altro che foglie che assumono tale colorazione in particolari periodi dell’anno. Solitamente tali brattee sono rosse, ma possono essere anche rosa o bianche e tendono, per motivi fisiologici, a cadere dopo le feste, verso la primavera. Ma questo non vuol dire che sia morta, infatti bastano alcuni accorgimenti per averla ancora in casa l’anno dopo: quando la pianta rimane “nuda” – spiega Coldiretti – è importante mantenerla all’ombra, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni) perché si tratta di una pianta “brevidiurna” che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso con un basso numero di ore di luce. Durante il periodo primaverile – informa la Coldiretti – è opportuna una potatura e un trasloco in terrazzo per poi farla rientrare in case verso ottobre/novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore massimo di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuovi rami e foglie che assumeranno il caratteristico colore rosso. Questa pianta – conclude Coldiretti – predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale.

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