Come affrontano l’emergenza Coronavirus i pazienti psichiatrici?
Lo spiega il primario del reparto di Psichiatria dell’ospedale “Versilia”, professor Mario di Fiorino
In questi giorni dell’emergenza per la pandemia non c’è solo l’insofferenza per le restrizioni e l’ansia da isolamento a colpire le persone più fragili. Sono allarmanti i suicidi.
In Germania ha fatto scalpore il suicidio a 54 anni d’età di Thomas Schaefer, il ministro delle finanze (l’Assessore regionale) del Land dell’Assia.
Il Presidente del Land Volker Bouffier ha dichiarato che il suicida era “profondamente preoccupato” su come affrontare le conseguenze economiche del coronavirus. Schaefer è stato trovato morto vicino a una ferrovia sabato. Il Procuratore di Wiesbaden ha dichiarato di ritenere che si sia trattato di un suicidio.
Anche la Lombardia ha registrato numerosi suicidi. Un 73enne, ricoverato da qualche giorno all’Ospedale Maggiore di Cremona, contagiato dal covid 19, angosciato dal timore di aver infettato qualche familiare, ha scelto di farla finita e si è gettato dalla finestra della stanza di ospedale, al settimo piano.
Un’infermiera di 34 anni si è suicidata nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Secondo l’organismo di categoria era positiva per il coronavirus e “aveva vissuto con un forte stress la paura di aver contagiato altri “.
La Lombardia, per permettere di dare una più efficace risposta, ha da tempo diviso i reparti psichiatrici, dedicati a pazienti Covid positivi e negativi, per limitare il contagio. In provincia di Mantova ad esempio l’SPDC di Castiglione delle Stiviere è chiuso per il diffondersi del contagio tra gli operatori, a Mantova il reparto è Covid positivo e a Pieve di Coriano Covid negativo. In provincia di Lodi il reparto di Codogno è Covid positivo e quello di Passirano Covid negativo.
La ASL Nord Ovest Toscana per ora ha chiuso i centri diurni, luoghi degli interventi riabilitativi e ridotto drasticamente gli ambulatori. Evidentemente nel medio periodo sono misure che determineranno l’aggravamento delle condizioni di molte persone.
Si attende che venga varata una procedura che permetta ai reparti psichiatrici di affrontare l’emergenza in atto.
Una recente circolare ministeriale documento n. 46 , circolare 7865 del 25/03/2020 “Aggiornamento delle linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e territoriali in corso di emergenza COVID-19” prevede che vengano individuato reparti distinti per pazienti psichiatrici contagiati e non, per evitare il diffondersi del contagio tra operatori e pazienti, con il risultato finale della chiusura dei reparti.
Mentre la casa di cura San Camillo di Forte dei Marmi ha assicurato piena collaborazione alla ASL, aprendo le sue sale operatorie, non si riesce ad avere la collaborazione della casa di cura convenzionata per i disturbi mentali, le Ville di Nozzano.
Riassumendo per ora la prospettiva sembra “Ognun per sè e Dio per tutti”.