“Io non boccio la proposta di Boccia, purché siano formati e assunti regolarmente.
Credo che abbia un senso la proposta di Boccia e dell’Anci, sostenuta anche da Bonaccini, di istituire 60.000 assistenti civici; che nulla hanno a che vedere con le “ronde” della Lega, come dice, sapendo di mentire, l’onorevole Meloni.
Aumentare il potere di intervento e controllo da parte degli enti locali riguardo alla sicurezza in genere e alle regole per contrastare il diffondersi delle pandemia è opportuno è giusto”.
Lo afferma il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi:
“È opportuno perché non basta lamentarsi degli assembramenti e della mancanza di mascherine se poi non si fa abbastanza per evitare che questi comportamenti si diffondano.
È giusto perché, se opportunamente retribuito e se non confuso con il volontariato, il lavoro degli assistenti civici potrebbe in questa fase impiegare utilmente migliaia di disoccupati, a cui comunque si dovrebbe garantire un reddito minimo.
Per quanto mi riguarda, è meglio garantire un lavoro dignitoso regolarmente pagato che dare un po’ di soldi per sopravvivere e non far niente.
In questo senso la proposta di Boccia contiene alcune ambiguità e può in effetti essere meglio formulata: gli assistenti civici devono essere assimilati agli ausiliari del traffico, ai “vigilini”, che coadiuvano la polizia municipale.

Quanto alle reazioni un po’ stizzite del ministero degli interni e di parte del governo e della politica nazionale, vorrei far notare che dal decreto Rattazzi del 1859 i Comuni italiani possono dotarsi di proprie guardie per vigilare sul rispetto degli atti da loro emanati”

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