Nei giorni scorsi Legambiente Carrara ha accusato Confindustria Massa Carrara di dire bugie a proposito delle certificazioni sia ambientali, sia in materia di sicurezza, affermando che solo il 15% delle cave hanno certificazioni ambientali e, più nel dettaglio, che solo 11 cave sulle 73 attive sono certificate”.

Lo scrive in una nota la Sezione Lapideo e Carbonati di Confindustria Livorno Massa Carrara.

“Un’affermazione clamorosa per ottenere titoli giornalistici ad effetto, poiché la Legambiente etichettava con disinvoltura come bugiarda la Confindustria di Carrara. Peccato che Legambiente sia incappata essa stessa in una grossolana bugia, causata dalla abituale e grossolana avventatezza.

Solo su Carrara le aziende che hanno adottato un sistema di gestione ambientale certificato (EMAS e ISO 14001) sono 29 e ulteriori 7 hanno avviato l’iter. Se mettiamo questi numeri in rapporto con l’escavato in blocchi vediamo che hanno un sistema di gestione ambientale, o lo avranno presto, il 70% delle cave di Carrara.

Generalmente non replichiamo volutamente alle falsità e alle provocazioni, ma questa volta non possiamo acconsentire che siano diffuse affermazioni distorte e fuorvianti, con l’unico scopo di alimentare irresponsabilmente un clima di contrapposizione sociale contro chi lavora il marmo sia al monte che al piano tanto da provocare indegne minacce sui social media contro i cavatori.

Per quanto ci riguarda resteranno isolati coloro che diffondono falsità per praticare la violenza verbale. Nonostante questo, restiamo aperti al dialogo verso tutti, convinti che soltanto dal confronto civile e leale la nostra comunità possa crescere e progredire”.

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ultimo aggiornamento: 09-11-2020


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