Le forze di Minoranza all’attacco del Sindaco: “L’ultima follia di Coluccini, come annunciato, è l’uscita al buio dall’Unione dei Comuni della Versilia. Ieri sera in consiglio comunale la maggioranza ha votato per il recesso definitivo di Massarosa: non hanno coinvolto le RSU e i dipendenti comunali, non hanno un piano alternativo per gestire le diverse funzioni che torneranno in capo al comune (antincendio boschivo, pareri paesaggistici, pratiche ambientali e SUAP), non sanno chi si occuperà della progettazione, di interventi straordinari e di manutenzione ordinaria in materia di sentieristica”.

Così i consiglieri comunali Damasco Rosi e Simona Barsotti (Partito Demoratico), Stefano Natali (Sinistra Comune), Francesco Mauro (Massarosa Futuro) e Silvano Simonetti (Massarosa Domani), commentano la decisione della giunta Coluccini di uscire dall’Unione dei Comuni.

La maggioranza non conosce nemmeno l’iter necessario

“Ma la clamorosa novità di ieri sera – proseguono – è che il sindaco non sapeva nemmeno che per uscire dall’ente dovrà sottoscrivere una convenzione di recesso con l’Unione all’interno della quale saranno regolati anche i rapporti economici di dare e avere e che il comune di Massarosa con l’uscita dovrà pagare 429 mila euro per quote e servizi erogati, più 611 mila euro in parte capitale ad estinzione di un mutuo contratto per opere realizzate sul territorio come la ciclopista Fiori di Loto.

Tutte somme iscritte a bilancio di cui Coluccini e i suoi, dopo un anno e mezzo, ancora ignoravano l’esistenza… Dilettanti allo sbaraglio”.
“Tutto questo delirio – rimarcano i consiglieri – solo per una scelta politica, per una “promessa” elettorale, per risparmiare 30 mila euro l’anno.

Questo quando il comune di Massarosa si trova ad avere un numero di dipendenti ridotto perché oltre ai normali pensionamenti già diverse professionalità, sotto la giunta Coluccini, hanno preferito andare altrove.

Da non sottovalutare inoltre che la Maggioranza vuole fare questa azione in mezzo ad una emergenza pandemica in cui sarebbe opportuno affiancarsi ad altri e fare squadra anziché isolarsi da tutto e da tutti.

Tutto questo, lo si è sentito dagli interventi dei consiglieri di maggioranza, senza sapere di cosa stanno parlando e cosa stanno facendo, senza conoscere gli atti e le norme”.

Anche dal punto di vista procedurale ci sono molti dubbi

“Senza parlare – continuano – dell’aspetto procedurale seguito da Coluccini. Convocare, per votare sul recesso dall’Unione dei Comuni, consigli straordinari e non ordinari come sarebbe dovuto essere è un fatto che meriterà un serio approfondimento.
I consigli in urgenza si convocano solo in presenza di fatti improvvisi, sopraggiunti, non conosciuti. Non è il caso di questa pratica i cui passaggi sono ben noti perché scritti nello statuto e nelle leggi”.

L’ultimatum di Angeli

“Unico sussulto d’orgoglio – concludono – è arrivato dal consigliere della Lega Giuseppe Angeli che già questa estate aveva chiesto a Coluccini un cambio di passo, appello caduto nel vuoto.
Ieri sera ha dichiarato di votare a favore solo per disciplina di partito e che questa cosa non succederà mai più.

Un’affermazione pesante. Dal consigliere Angeli ci dividono molte cose, ma dobbiamo riconoscere che è l’unico nella maggioranza che oltre ad avere esperienza politica ha anche il senso delle cose e capiamo quindi le sue difficoltà a far parte di una accozzaglia di figure improvvisate e sbraitanti nella quale evidentemente non si riconosce e dalla quale prende le distanze”.

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“Un’amministrazione immobile punisce chi ha iniziativa e premia i fedelissimi”

Non sarà possibile l’uscita dall’Unione dei Comuni da parte di Massarosa