Donne di culture diverse, icone, divinità che raccontano i processi dell’esistenza, tra vita, morte e rinascita: è “Anitya”, la mostra di pittura della visual artist e designer Chiara Giannini Mannarà allestita in sala delle Grasce a Pietrasanta da sabato 8 aprile (inaugurazione alle 18) al 1° maggio.

Terminato l’Istituto Superiore per le Industrie artistiche e arti grafiche di Urbino, la pittrice intraprende un percorso lavorativo nella grafica editoriale e nel visual merchandising. Dal 2016 porta avanti la sua ricerca artistica attraverso la quale, come spiega lei stessa, “racconto una storia con radici in un passato lontano: le protagoniste assolute sono le donne, immerse e sospese in spazi che non hanno tempo, evocando una dimensione quasi di sogno”.

L’esposizione, curata da Silvia Nonaizzi, prende il nome da un termine sanscrito che indica il cambiamento ed è proprio a partire da questo concetto che l’artista rappresenta, con riferimento continuo all’universo femminile, la ciclicità dell’esistere: la vita si realizza nell’istante in cui si nasce e si esaurisce nella morte che, però, è condizione necessaria per la rinascita. Guardando a religioni e rituali dell’America Latina, Egitto, Grecia e Giappone, Mannarà rappresenta la figura femminile in versione umana e animale per esaltare il suo ruolo di entità che dà origine e continuità alla specie.

“Anitya”, realizzata con il patrocinio del Comune, è visitabile con ingresso libero dal martedì alla domenica, in orario 16-19; nel fine settimana anche la mattina, dalle 10 alle 13. Informazioni allo 0584 795500 oppure su www.museodeibozzetti.it.

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