polizia, controlli, stazione

“La polizia non basta a combattere la criminalità, i viareggini devono mobilitarsi”

VIAREGGIO. “L’episodio accaduto in via Coppino sabato sera è scioccante: due o più ragazzi, a quanto pare giovani e italiani, si accaniscono con inaudita violenza contro un uomo a terra e lo massacrano. Speriamo tutti che l’intervento del cittadino kosovaro, che ha un bar lì vicino, sia stato tempestivo e che il Reparto di neurochirurgia di Livorno lo salvi”. Così Giuseppe Dati, segretario della federazione del Pd versiliese e commissario del Pd di Viareggio, commenta gli ultimi fatti di cronaca accaduti in città.

“Sappiamo che le forze di polizia stanno intensamente indagando sul caso e speriamo arrivino presto a acciuffare i colpevoli, che dovranno essere giudicati con tutta la severità che il caso merita. Ma l’episodio, purtroppo, non è isolato. Ormai è un fatto assodato che tra via Zara e via Marco Polo ogni sera apre ‘un supermercato della droga’, e la zona è interdetta alle persone normali. La situazione in cui versa da tempo Piazza Dante e la Stazione di Viareggio non sono accettabili per nessuna città e, in particolare, di una città turistica per la quale la Piazza della Stazione è una delle porte di accesso. In questo caso, il problema è rappresentato soprattutto da extracomunitari.

“Come si vede, distinguere i criminali per nazionalità è sbagliato: la vera distinzione da fare è tra persone perbene e delinquenti, e purtroppo ne esistono di tutte le razze. Anche la così detta microcriminalità, gli scippi, le aggressioni, le violenze di strada, sono purtroppo diffuse e una forza come il Pd non intende sottovalutarle.

“Infine, la cosa più grave: in città si sta infiltrando la camorra, come dimostra il fatto che Fappani, uno dei luoghi simbolo della città, sia da tempo sequestrato dalla Procura perché era, a quanto pare, una ‘lavatrice’ della camorra. È necessario che le forze dell’ordine siano opportunamente rafforzate e concentrino le loro energie sulla situazione di Viareggio.

“Ma sarebbe illusorio pensare che il problema, ormai così diffuso, possa essere risolto dalla sola polizia: sono i cittadini che si devono riappropriare della città, dei suoi spazi delle sue strade e delle sue piazze. Sono le persone normali ad avere il diritto di camminare sicure negli spazi pubblici, di giorno come di notte, e sentirli propri; sono i delinquenti che non devono più sentirsi padroni delle strade.

“È il momento di mobilitarsi, è il momento di rovesciare la situazione”.

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