Ascensore rotto da un anno ma non ci sono soldi per ripararlo. L’impresa quotidiana di genitori e alunni

VIAREGGIO. Un passo dopo l’altro, sulle spalle lo zaino che pare ogni giorno più pesante, quei gradini che sembrano non finire mai e una figlia in braccio o per la mano da portare in classe per tre rampe di scale. È questa l’impresa che ogni mattina Chiara Guarascio, mamma di un’alunna delle scuole elementari Giovanni Pascoli di Viareggio deve compiere.

L’ascensore è rotto da almeno un anno e nessuno è disposto a ripararlo. Disagio vuol dire una porta che non si apre per alunni e genitori della scuola.

“Mia figlia – racconta Chiara –  ha avuto un problema articolare e ho dovuto portarla su per tre rampe di scale per giorni. Lo sto facendo tutt’ora perché l’ortopoedico ha detto che non deve fare grossi sforzi per due mesi. Ma l’ascensore continua a non funzionare”.

La squadra di tecnici che ha effettuato il controllo sull’ascensore ha stimato il danno a 5.000 euro.

“Secondo me – prosegue la mamma – con questa cifra se ne può comprare nuovo. Il problema non è tanto il fatto che io debba aiutare la bimba portandole lo zaino (pesantissimo, è in quarta e ci sono un sacco di libri) e aiutandola a salire, ma è una questione di principio. Un disabile, ad esempio, non può salire”.

“L’anno scorso ho dovuto aiutare una signora anziana che doveva andare su a parlare con la maestra della nipote, perché la mamma non poteva. L’ho letteralmente portata su di peso.
Finchè si tratta di carta igienica (che dobbiamo portare noi) e altre cosette così si può anche chiudere un occhio,  ma questa storia comincia a essere davvero pesante”.

Genitori e insegnanti hanno fatto le dovute segnalazioni al comune. Ma la risposta è sempre la stessa. “I soldi non ci sono e tanto meno ora che siamo commissariati”.
 

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