La Badia di San Pietro, semplicemente “Badia” per gli abitanti di Camaiore, è quanto resta di un’abbazia benedettina attestata fin dall’alto Medioevo che si contende con la vicina Pieve di Camaiore il primato di istituzione ecclesiastica più antica della zona. La Badia è un importante luogo di culto cattolico di Camaiore all’interno del territorio della parrocchia di Santa Maria Assunta,[1] appartenente all’arcidiocesi di Lucca

Cinto nel XIII secolo da un ampio giro di mura merlate di cui rimane a testimonianza un’unica porta che si apre davanti alla facciata, la Badia  di San Pietro  con il suo complesso monastico  è stata a lungo punto di riferimento sull’itinerario della Via Francigena.

Ultima parte rimasta dell’omonimo monastero benedettino sorto attorno al 761 lungo la Via Francigena. Nonostante numerose integrazioni e riedificazioni anche recenti, seguite ai numerosi eventi sismici occorsi, l’impianto è rimasto quello originale romanico-benedettino e l’accesso avviene ancora attraverso l’antica porta del convento, oggi l’unica traccia sopravvissuta del complesso monastico.

Il sito è ricordato come tappa intermedia tra Lucca e Luni da Sigerico, arcivescovo di Canterbury che tra il 990 e il 994 si ferma qui nel suo ritorno in patria da Roma. La chiesa attuale è stata edificata nel XII secolo, ma è stata rimaneggiata a più riprese: le parti assegnabili alla costruzione originaria – facciata e abside – costituiscono un esempio limpido e coerente di romanico lucchese, caratterizzato da grande armonia architettonica sottolineata dall’apparecchiatura muraria regolare e dall’assenza di decorazioni.

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