Dopo la conta dei danni causati alle strade comunali e provinciali, nelle scorse settimane l’amministrazione comunale ha preso coscienza dei tanti sentieri coinvolti dagli eventi calamitosi del 18 aprile. Questa rete di percorsi infatti, sia quelli Cai che quelli a mezza costa come il Sav (Sentiero Alta Versilia), con lo sviluppo turistico delle Alpi Apuane e dei borghi di Stazzema è diventata una infrastruttura fondamentale su cui sia il Comune di Stazzema che l’Unione dei Comuni Versilia ogni anno investono centinaia di migliaia di euro. Sono circa 12 però i sentieri che sono stati danneggiati, o da piante cadute o da frane che si sono staccate a valle o a monte dei percorso. E nel giro di un mese, sono stati già dieci gli interventi dell’Unione dei Comuni messi in atto con i propri operai o con le ditte esterne.

Ecco l’elenco dei sentieri interessati: a Pomezzana il Cai 106, dal quale si è staccata la frana che ha coinvolto sotto anche la via comunale a le Calde; nei pressi di Gallena la vecchia mulattiera che arriva fino al complesso minerario del Bottino nella zona dell’Argentiera è interrotta da una frana; a Stazzema il sentiero che conduce a località Picchiarino, ad una abitazione, è stato in parte eroso da un cedimento della terra sottostante; a Volegno, la mulattiera che arriva fino a Pruno, è parzialmente stata interessata da una piccola frana scivolata fino sulla via comunale, e piante cadute e già rimosse dall’Unione dei Comuni Versilia; a La Porta, Farnocchia, in località Ceragioli un sentiero che conduce ad una abitazione è in parte compromesso da una frana; a Sant’Anna sia il sentiero che porta a Valdicastello, che ha visto il cedimento di diversi alberi e il crollo di un tratto di percorso, sia il sentiero che dalla zona del Museo storico della Resistenza conduce al Sacrario che ha registrato gli stessi problemi; un tratto del sentiero Cai 6 è franato poco al di sotto della foce di Petrosciana, sul versante di Fornovolasco, in prossimità dell’incrocio con il sentiero Cai 137; nella zona di Calcaferro, nel Parco archeo-minerario di le Molinette, una grossa frana ha coinvolto sia l’anello del percorso (ed è già stato liberato dall’Unione dei Comune) che un troncone di percorso che permette a due famiglie di arrivare alla loro abitazione; a Terrinca la Pozza Medicea e l’area attrezzata picnic antistante è stata travolta da detriti e terra che si sono staccati da sopra; sempre a Terrinca, zona Serra d’oro, una lunga frana ha interessato parte del sentiero.

«L’Unione dei Comuni della Versilia si dimostra ancora una volta un ente strategico per un comune montano come il nostro – spiega il sindaco Maurizio Verona e presidente dell’Unione dei Comuni Versilia -. Mentre la nostra amministrazione comunale ha sempre maggiore attenzione nei confronti di questi percorsi, che sono diventati una infrastruttura importante per lo sviluppo del volano turistico, un turismo lento e vocato all’outdoor. Scommessa vinta anche quella relativa all’investimento e alla promozione delle mulattiere a mezza costa, nello specifico il Sav (Sentiero Alta Versilia): all’epoca si pensava che i sentieri strategici fossero solo quelli Cai, mentre in questo modo abbiamo ridato nuova linfa a dei collegamenti che interessano le stesse comunità che vivono e animano i nostri borghi e ad alcune zone che erano un tempo abbandonate, credo così una rete fra le due tipologie di percorsi».
Nel frattempo gli interventi dell’Unione dei Comuni hanno riguardato la pulizia del fosso dell’Acqua Filante a Retignano, un intervento di ripristino di percorribilità dell’antica mulattiera che da Cansoli transita sotto Terrinca e poi giunge fino alla frazione di Levigliani, riapertura del sentiero del Parco de Le Molinette che ha riguardato sia la sponda sinistra del Canale della Radice che la sponda destra dopo il ponte per l’area miniere ed è ancora in corso l’intervento per ripristino dell’accesso alle abitazioni. Il taglio piante, eseguito dagli operai dell’Unione dei Comuni, è stato eseguito sul sentiero che da località il Monte a Stazzema scende verso la Pieve del paese, sul sentiero a località Ceragioli a La Porta, sul percorso Volegno-Pruno, su quello fra Orzale e Mulino del Frate, fra Valdicastello e ai Mulini di Sant’Anna, e il sentiero che porta al santuario mariano della Madonna del Bell’Amore.