UNA MOSTRA PER RICORDARE BECONI NEI 100 ANNI DALLA NASCITA

A 100 anni dalla nascita del pittore Serafino Beconi, sabato 24 maggio alle ore 17,00 presso il caffè Così Com’è in via Machiavelli 97 a Viareggio verrà presentata la mostra dedicata a Sinopia, il “periodico versiliese di arte e cultura” da lui fondato. La mostra, a cura di Stefano Bucciarelli e Guido Berti, resterà aperta fino al 6 giugno. Fondata da Serafino Beconi. con veste grafica a cura di Franco Signorini, Sinopia uscì con regolarità trimestrale dal numero 0 (1990) al numero 47 (2003) e venne distribuita su buona parte del territorio nazionale. Nel corso degli anni molti sono stati gli artisti e i critici che hanno collaborato, con l’obiettivo comune – dichiarato negli intenti programmatici – de “la difesa e lo sviluppo estetico di tutto il territorio versiliese”.

Saranno esposte le copertine della rivista sulle quali veniva riprodotto un disegno dell’artista al quale veniva dedicato, di volta in volta, l’inserto (ricordiamo Viani, Chini, Cascella, Maccari, Lavy, Tommasi) e alcuni quadri di Beconi di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.

CHI ERA BECONI

Serafino Beconi (Torre del Lago 1925 – Viareggio 1997), diplomatosi maestro elementare nel 1945, iniziò a dipingere aderendo fin dal 1953 al Centro Versiliese delle Arti di Krimer. Animatore della mostra al “Gianni Schicchi” che nel 1960 polemicamente si presentò come “anti-vianesca”, nel 1964 espose per la prima volta a Viareggio i quadri dell’imponente ciclo dedicato alla strage di Sant’Anna di Stazzema. Numerosissime furono nella sua carriera le collettive a cui partecipò e le mostre personali. Tra i lavori più noti: i ritratti di Stefania Sandrelli, la serie dedicata a Le ragazze della Costanza, il bronzo Gli innamorati nel Parco della Musica di Torre del Lago, opere di ambientazione marittima, ispirate alla religiosità popolare, ritratti. 

SINOPIA 

«SINOPIA» rappresentò un luogo di incontro e discussione culturale particolarmente vivace, dai confini assai più ampi che quelli strettamente versiliesi. La rivista, composta normalmente di 16 pagine e due inserti, impaginata su fogli non spillati, caratterizzata da un raffinato format grafico, ebbe diffusione gratuita. Ogni numero era dedicato ad un pittore, un cui disegno era normalmente presente nella copertina, e ad uno scrittore, di cui poesie o prose erano presentate nell’inserto Le Stagioni. 

Il numero 0 fu pubblicato nel novembre del 1990. Serafino la diresse fino al numero 25 (marzo 1997); il successivo numero 26 gli fu dedicato dopo la sua scomparsa per la cura di Antonella Serafini, che proseguì le pubblicazioni, passando poi il compito ad Umberto Sereni, finché dal n. 31 (settembre 1998) Manlio Cancogni ne assunse la direzione, che portò avanti fino alla fine.

La mostra presenta, insieme ad una significativa scelta di opere del maestro, una rassegna di tutte le copertine della storia della rivista, ben evocative dei climi culturali a cavallo del millennio. 

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