VIAREGGIO. Dopo Marcello Lippi, anche Fabrizio Diolaiuti lavora con la Cina. Niente calcio, ma fornelli dagli occhi a mandorla. Si chiama “La Cina In Cucina” il prodotto multimediale pensato per la tv, internet ed i telefonini che Fabrizio Diolaiuti ha scritto insieme a Teresa Tironi. Quindici puntate della durata di 8-10 minuti ciascuna, girate in Versilia, dove il giovane cuoco Shuo ci conduce nella vera cucina Cinese che non ha niente a che fare con la stragande maggioranza dei ristoranti Cinesi che troviamo in Italia. Shuo ha infranto i pregiudizi diffusi sulla  cucina della sua terra e ha saputo farci apprezzare  l’equilibrio degli ingredienti  e le finalità anche terapeutiche delle composizioni. Avete mai visto un cinese grasso?  E’ un popolo che si nutre bene. In ogni puntata una ricetta che identifica una regione del grande paese asiatico, così per il nord troveremo “L’Agnello al Cumino” mentre per il sud avremo “Il Riso all’Ananas” o “Bambù e Funghi in Salsa di Soia”. La professoressa Ester Armentano, commenta il piatto abbinandolo alle tradizioni, alle curiosità e alla storia della regione che rappresenta. Così, tra ricette, cenni storici, battute e curiosità, viene fuori uno spaccato inedito della Cina. Il programma è prodotto dall’Istituto Confucio di Pisa che  ha il ruolo di far conoscere la cultura cinese in Italia attraverso il gemellaggio tra l’Università di Chongqing e  la Scuola di Studi Superiori Sant’Anna di Pisa che a sua volta ha attivo, con la medesima funzione, sempre a Chongqing, l’Istituto Galileo Galilei  diretto dal professor Nicola Bellini. La regia della Cina in Cucina è firmata da Maurizio Nuti.

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