VIAREGGIO. La Fondazione Carnevale apporta un taglio del 5% su tutte le costruzioni e, soprattutto, redige una bozza di bando di concorso – verrà approvata la prossima settimana dal cda – che sposa in pieno le richieste dei costruttori: congelamento di avanzamenti e retrocessioni per un anno e reintroduzione delle opere sostitutive. Tutti contenti? Non proprio. Perché i carristi, riunitisi nel pomeriggio di oggi venerdì 28 settembre, hanno ancora qualche osservazione da fare.
“Ci sono degli aspetti che, negli anni passati, mai erano comparsi nel bando di concorso”, afferma Fabrizio Galli, presidente dell’Assocostruttori, associazione che riunisce 21 delle 28 ditte artigiane del Carnevale. “Viene chiesto, ad esempio, il casellario giudiziario. Si dice, poi, che i carristi che hanno pendenze legali con la Fondazione potrebbero essere esclusi dal concorso.
“Se andiamo a vedere, su 18 pagine di bozza di bando ben 13 sono dedicate agli aspetti legali”, fa notare Galli. “Chiediamo semplicemente dei chiarimenti sotto questo aspetto, mentre le altre richieste sono state soddisfatte in pieno.
“Mi preme sottolineare, comunque, un aspetto: si parla di sanzioni per i carristi nel caso in cui si verificassero ritardi nella realizzazione delle costruzioni. Sarebbe opportuno inserire, in futuro, degli strumenti che facciano altrettanto con chi dirige la Fondazione Carnevale. Ad esempio, se non riescono a reperire sponsor, a trovare i fondi necessari, chi di dovere dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. Ma questa non è assolutamente una critica all’attuale gestione: è un principio che dovrebbe valere sempre, indipendentemente da chi si trova a Palazzo delle Muse.”
Sull’aspetto dei tagli del 5% ai compensi per la realizzazione di carri e mascherate, Galli si esprime in questi termini: “Lo accettiamo. Ma vogliamo che, nel caso in cui gli incassi dei corsi mascherati andassero particolarmente bene, quel 5% ci venga restituito.
“In poche parole, se ai botteghini il Carnevale incassasse 100mila euro in più rispetto a quanto indicato nel bilancio di previsione (un milione e 679mila euro, ndr), quella somma dovrebbe essere destinata prima di tutto ai carristi per compensare il taglio iniziale.” Una proposta, questa, molto simile a quella che l’allora presidente della Fondazione Carnevale Giovanni Maglione avanzò per il Carnevale 2010 ai carristi che, in quel caso, declinarono.