(Foto Andrea Zani)
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CAMAIORE. “Ci sono almeno 30 mila imprese e 300 mila posti di lavoro che rischiano di sparire. Si tratta dei lavoratori degli stabilimenti balneari, che rischiano di essere travolti se le concessioni dovessero essere mandate ad un’asta europea, come stabilisce la direttiva” Bolkestein””

Lo scrive il coordinatore comunale di Fli a Camaiore Fabrizio Pellegrini. “Questi dati – aggiunge – ci fanno capire che la questione è un problema sociale che tocca direttamente il tessuto sociale, gravando su famiglie e mettendo in pericolo investimenti e fatiche di una vita. Ecco perché noi di FLI contestiamo gli effetti disastrosi nel settore balneare della “Bolkestein””.

“Noi chiediamo al ministro e al governo Monti di andare a Bruxelles e di chiedere l’esonero dalla direttiva “Bolkestein” anche per le imprese balneari, così come è stato fatto per gli ambulanti, i notai, i concessionari, le acque minerali e i distributori di carburante. Il governo ha il dovere di difendere i diritti di queste imprese di lavoratori, di questa realtà italiana sana e unica in Europa, evitando di svendere le nostre spiagge alle multinazionali straniere”.

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