VIAREGGIO. Doppio appuntamento per “Il Cinema e oltre”, la rassegna cinematografica che quest’anno avrà una doppia location.

Lunedì 14 gennaio alle 21 al cinema Eden va in scena “La sposa promessa” di Rama Burshtein con Hadas Yaron, Yiftach Klein, Irit Sheleg, Chay im Sharir, Razia Israeli.

Questa la recensione:

“Un’opera che mostra il modo di vivere di uomini e di donne profondamente legati alla tradizione ortodossa ebraica. La storia è ambientata oggi a Tel Aviv, ma potrebbe sembrare ben più antica se non ci fossero alcuni elementi che confermano l’attualità di quanto accade. Ma ciò che conta è ovviamente vedere i diversi personaggi, in particolare la famiglia composta da padre, madre e due figlie, la meno giovane muore lasciando un bambino. Ed è appunto quel che accade in seguito – soprattutto ciò che la figlia diciottenne è disposta ad accettare per le pressioni dei genitori, i quali

vorrebbero che sposasse il cognato vedovo -a costituire la trama di una storia che si arricchisce di sequenza in sequenza. Il film, nel suo rigoroso sviluppo narrativo, semplice e ricco di elementi interpretativi, consente allo spettatore non soltanto di interpretare ciò che accade in quella famiglia e in che modo la ragazza si comporta, ma anche e soprattutto come vivono e stabiliscono i rapporti interpersonali gli ebrei ortodossi, identici anche nell’abbigliamento, agli antichi predecessori.

La giovane regista Rama Burshtein, al suo primo film, ha saputo cogliere appieno il rapporto fra i personaggi unitamente al loro modo di vivere. Ed è grazie a lei, e naturalmente anche alla giovane attrice Hadas Yaron, che questo film riesce a mostrare in maniera lucida la quotidianità

comportamentale degli ebrei ortodossi. Hadas Yaron ha vinto la Coppa Volpi alla Mostra di

Martedì 15 Gennaio, sempre alle 21 al Cinema Politeama è invece in programma “Un sapore di ruggine e ossa” di Jacques Audiard con Marion Cotillard, Matthias Schoenaerts, Bouli Lanners, Céline Sallette, Corinne Masiero

Ecco la recensione: “Nel nord della Francia, Ali si ritrova improvvisamente sulle spalle Sam, il figlio di cinque anni che conosce appena. Senza un tetto né un soldo, i due trovano accoglienza a sud, ad Antibes, in casa della sorella di Alì. Il giovane padre trova un lavoro come buttafuori in una discoteca e, una sera, conosce Stephane, bella e sicura, animatrice di uno spettacolo di orche marine. Una tragedia, però, rovescia presto la loro condizione. A partire da alcuni racconti del canadese Craig Davidson, Audiard e Thomas Bidegain, traggono un racconto cinematografico a tinte forti, temperate però da una scrittura delle scene tutta in levare. Come spesso, nella filmografia di Audiard, corpo e spirito fanno tutt’uno, si ammaccano e si rimarginano insieme, senza bisogno di troppe parole: al contrario, la comunicazione, specie quella femminile, passa attraverso un linguaggio muto ma intimamente comprensivo. Questo film spinge più che mai sui contrasti manichei tra bellezza e squallore, forza e debolezza, spirituali e letterali, fin quasi alla maniera. La capacità del miglior cinema di Audiard di scartarsi da un percorso troppo rigido o incline alla retorica, si ritrova più sottilmente nelle pieghe della messa in scena, nei gesti e nelle espressioni degli attori”.

 

Costo del biglietto: 6 euro.

 

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