(foto Vt)
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CAMAIORE. “Oltre trecento firme raccolte. E il Comune che fa, ascolta la voce del malcontento? Neanche per sogno: manda la forza pubblica”.

La denuncia è di Pier Francesco Pardini, consigliere comunale Udc a Camaiore. “Dopo le oltre trecento firme raccolta tra gli avventori dei negozi a Frati contro i paletti dissuasori, in settimana porterò la petizione al protocollo, perché venga discussa in consiglio comunale. Uno di questi paletti – denuncia Pardini – era caduto. Nei giorni scorsi il Comune ha mandato gli operai a sistemarlo, assieme agli agenti della polizia municipale. Ma cosa credono in Comune che sia gente incivile? Sono solo commercianti, che cercano di lavorare in questo periodo di crisi”.

I posti auto cancellati (secondo il Comune mai effettivamente legali) con i paletti infatti, oltre a danneggiare alcuni (ma non tutti, evidentemente) residenti, arrecano danno alle attività economiche della zona.

“Dopo la raccolta firme si sperava in una apertura da parte del Comune. E invece non li hanno convocati per nessun incontro, e rispondono con la forza pubblica alle loro istanze. Qualcosa di simile a quello che di recente abbiamo visto per la farmacia del Secco”, dice Pardini.

“E’ vero che quei parcheggi non sono consentiti. Ma è dal 1970 che lì le auto si fermano per brevi istanti per fare qualche acquisto. Non si parli di percorso pedonale, perchè da lì a quattro metri il percorso stesso è interrotto. E, tra varianti e progetti, ci vorranno 10 anni prima di vederlo completato. Si faccia invece uno studio per restringere la carreggiata, come per via del Secco. Su un lato si potrebbero lasciare posti auto in fila, e prevedere una piccola sosta per carico e scarico, ad oggi inesistente. E si abbassi il limite di velocità: chi ha fretta può passare per la provinciale nuova, aggirando Camaiore”.

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