FIRENZE. Il presidente Enrico Rossi chiederà lo stato d’emergenza nazionale perché il Governo si faccia carico dei danni subiti con l’ultima ondata di maltempo, che da una prima stima ammonterebbero a 30 milioni di euro.

“Ma soprattutto – ha aggiunto Rossi – chiederemo al nuovo governo, che mi auguro si insedi al più presto, di escludere gli investimenti per gli interventi di messa in sicurezza idraulica e idrogeologica dal Patto di stabilità. Ancor prima di chiedere nuove risorse chiederemo questo. E’ assurdo finire sott’acqua per i vincoli di Maastrich. E’ bene che Governo e Parlamento se lo mettano in testa. Chiederò a tutti i nostri parlamentari di essere al nostro fianco in questa battaglia che siamo pronti a portare avanti anche con proteste forti, se sarà necessario”.

All’indomani delle nuove ferite subite dalla Toscana a causa dell’ultima ondata di maltempo, il presidente Rossi fa un primo bilancio.

Sette le provincie interessate dalle esondazioni e dalle frane: Pistoia, Prato, Massa Carrara, Lucca, Firenze, Arezzo e Livorno. Ad oggi si calcolano circa 30 milioni di danni, a fronte dei quali sarà firmato in giornata il decreto presidenziale per la richiesta dello stato d’emergenza. Ma lunedì sarà portata in giunta la delibera più dettagliata con i danni subiti Comune per Comune con la stima effettiva e allora la cifra potrebbe salire a 50 milioni di euro.

“Al netto dei cambiamenti climatici di cui ormai è chiara l’incidenza – ha poi continuato Rossi- è evidente che là dove siamo intervenuti o interverremo, le cose stanno andando meglio. Mi riferisco per esempio all’Ombrone, dove la realizzazione della cassa di espansione di Ponte alle Vanne ha aiutato e vitato il peggio.

La questione degli interventi per l’assetto idraulico – ha proseguito – la Regione la prende sul serio. Solo a dicembre abbiamo stanziato 100 milioni per le ultime alluvioni di Grosseto e Massa. Ma senza un impegno forte da parte del Governo non ce la possiamo fare. E quindi non solo chiediamo che tenga fuori dal Patto questi 100 milioni, ma anche i 110 milioni stanziati dal Governo stesso e tutti i residui che abbiamo già impegnato ma che non possiamo spendere”.

Lunedì in giunta l’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini porterà l’elenco delle esigenze già programmate in Toscana necessarie per la riduzione del rischio e che la Regione chiede siano escluse dal Patto.

 Anche la Provincia di Lucca fa sapere che il decreto che accoglie la richiesta dello stato di emergenza a seguito delle piogge delle scorse settimane è sul tavolo del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che dovrebbe firmarlo a breve.  La conferma è arrivata oggi (martedì), a Palazzo Ducale, nel corso della riunione convocata dalla Provincia sulla criticità causate dal maltempo e alla quale erano stati invitati, tra gli altri, gli amministratori e i tecnici dei Comuni interessati dalle situazioni più gravi.

 All’incontro – presieduto dal presidente della Provincia Stefano Baccelli e dal viceprefetto vicario Samuele De Lucia – hanno preso parte i rappresentanti della Regione Toscana, dei Vigili del Fuoco, dei Comuni e delle Unioni dei Comuni. Presenti, per l’amministrazione provinciale, anche il direttore generale Riccardo Gaddi e l’assessore provinciale alla difesa del suolo e alla protezione civile Diego Santi, insieme coi tecnici dei servizi interessati. Nel corso della riunione, oltre che a fare il punto sulla situazione anche a seguito degli ulteriori danni causati dalle piogge di ieri, è stato spiegato che il decreto per il riconoscimento dello stato di emergenza di livello regionale, che prevede lo stanziamento di risorse specifiche, riguarda la provincia di Lucca e altre sei province toscane. A questo provvedimento, una volta firmato, ne dovrebbe seguire un altro da parte della giunta regionale in cui vengono individuati i Comuni beneficiari in virtù del censimento dove verranno indicati gli interventi ritenuti prioritari.

Il riconoscimento dello stato di emergenza regionale consentirà di intervenire a supporto dei Comuni interessati per i casi di nuclei familiari evacuati dalle proprie abitazioni e delle situazioni di isolamento, di far partire in tempi brevi opere di somma urgenza, oltre che a programmare, in successivi step, gli interventi più radicali di messa in sicurezza. Vista l’entità dei danni causati dal maltempo e la diffusione delle criticità su gran parte della Toscana, i tecnici della Regione non hanno escluso che lo stato di emergenza possa diventare di livello nazionale a seguito della richiesta avanzata dallo stesso ente regionale. Nei prossimi giorni, infine, la Provincia di Lucca invierà a tutti i Comuni del territorio i moduli per il censimento dei danni che avverrà anche attraverso specifici sopralluoghi dei tecnici comunali, provinciali e regionali.

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ultimo aggiornamento: 19-03-2013


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