dal nostro inviato

ANDRIA. Che qualcosa non stesse andando per il verso giusto, Stefano Cuoghi se n’era accorto già da un po’. Ed anche a Andria ne ha avuto conferma: “Io ho sempre difeso i miei giocatori, ma adesso è arrivato il momento di smettere, altrimenti finisco col prenderla nel c…”.

Considerazioni cariche di rabbia e amarezza, quelle del tecnico poco prima di salire sul pullman della squadra. Una sconfitta arrivata per demeriti del Viareggio, a suo parere: “Dobbiamo smetterla di concedere due gol a partita. Noi ogni volta scendiamo in campo e sappiamo che almeno una rete la subiamo. Solo due volte il nostro portiere ha finito imbattuto la gara (contro Andria all’andata e Barletta, ndr)”.

Due disattenzioni difensive che vanificano anche quel che di buono la squadra ha mostrato: “Quando si perde non mi interessano le cose fatte bene. Ho cambiato continuamente la difesa, ho giocato con tre centrocampisti e altre con due, ma questo è un problema cronico che la squadra ha. Non possiamo continuare a dire di stare tranquilli, perché a forza di ragionare così ci siamo ritrovati dentro i play-out”.

Stefano Cuoghi il calcio lo vive 24 ore al giorno. I suoi giocatori, a suo dire, non fanno altrettanto: “Si pensa troppo ad altre cose e meno a dare il massimo in allenamento. Adesso è giusto che i ragazzi si comincino ad assumere le loro responsabilità”.

Gabriele Noli

 

 

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ultimo aggiornamento: 24-03-2013


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