Foto Andrea Paci

VIAREGGIO. In dieci anni può accadere di tutto. Inizi come dj alle feste private e ai rioni di Carnevale e ti ritrovi a mettere dischi in giro per il mondo, a lavorare a stretto contatto con artisti di fama internazionale. Cresci, ti fai grande, diventi padre. Tutti a Viareggio conoscono Andrea Paci: la sua candidatura per il consiglio comunale con la lista civica “Viva Viareggio Viva”, nella coalizione di centrosinistra in appoggio a Leonardo Betti, proprio non poteva passare inosservata.

Non è la prima volta, in realtà, che il 31enne dj entra in politica: era già successo dieci anni fa, nel 2003, quando fece parte della squadra di “Viareggio Giovane”, formazione che sosteneva la candidatura dell’attuale vicepresidente della Fondazione Carnevale Jacopo Bonuccelli. “Ma quella fu una bischerata, una proposta che mi fecero per completare la lista”, ammette Paci. “Stavolta è diverso.”

Ecco: perché hai deciso di candidarti?

“Il motivo è molto semplice: ho una meravigliosa bambina di due anni affetta da sindrome di Down alla quale, per un motivo assurdo e inspiegabile, lo scorso dicembre è stata tolta l’insegnante di sostegno che la stava seguendo. Tutto questo nonostante le spettasse questo servizio e nonostante io pagassi regolarmente la retta. Fu l’insegnante stessa, persona squisita e preparata, a dirci che non le avrebbero rinnovato il contratto.

“A quel punto, io e altri genitori nella stessa situazione andammo a parlare con il subcommissario Anna Maria Giambalvo, la quale non era al corrente del fatto: ci convocò una seconda volta per dirci che il problema era legato ad un regolamento comunale del dirigente del personale, avallato dall’ex sindaco Lunardini prima dell’arrivo del commissario prefettizio, che prevedeva la rotazione degli insegnanti di sostegno con contratti a tempo determinato di tre mesi.”

Come ti sei sentito?

Foto Matteo Ghilarducci

“Ero furibondo. Avrebbero dovuto garantire la continuità didattica per i diversamente abili da 0 a 3 anni, come previsto dalla legge. Solo dopo la minaccia di inviare una lettera di diffida è stato ripristinato il servizio: dal 20 dicembre al 5 febbraio mia figlia è rimasta senza insegnante di sostegno. Quanto accaduto mi ha spinto a candidarmi: ho capito che avrei dovuto fare qualcosa.”

Perché hai scelto il centrosinistra e Betti?

“Quando ha saputo di questa situazione, Leonardo è stato tra i primi a rendersi disponibile a darmi una mano. Ma il punto è un altro: mi riconosco nelle sue idee e a gennaio l’ho aiutato nella campagna elettorale delle primarie.”

I tuoi ambiti di competenza sono turismo e sociale, due settori da rivedere completamente a Viareggio: a quale daresti la priorità?

“A nessuno dei due. Mi spiego meglio: bisognerebbe intervenire gradualmente su tutto. Basterebbero anche piccole migliorie, purché fatte di concerto con altri settori: se intervengo sul turismo rendendo vivibile la città ne beneficiano tutti. È come una catena. Nel sociale c’è molto da fare: le case devono essere assegnate a chi ne ha realmente bisogno e le cooperative sociali, che sono un nostro vanto, devono essere valorizzate.”

E sul turismo?

“Il punto è che non sappiamo fare promozione: abbiamo una fuoriserie e viaggiamo a malapena in prima. Abbiamo due pinete, le Apuane a pochi passi, il lago, due tipi di spiagge diverse, i tramonti sul mare ed eventi culturali di richiamo, ma non sappiamo ‘vendere’ tutto questo. Altrove hanno da offrire assai meno, ma sanno come valorizzarlo.

“L’altro grande problema è che non sappiamo ancora che tipo di turismo fare a Viareggio: ci vogliono decisioni chiare come hanno fatto a Forte dei Marmi, puntando su una clientela elitaria, e Pietrasanta, dove sono state privilegiate arte e cultura.”

Foto Andrea Paci

Un evento per rilanciare Viareggio?

“Se penso a ciò che già abbiamo, non ho dubbi: il Carnevale. Ha un potenziale grandissimo, mai pienamente espresso. Credo che dovremmo diversificare l’offerta, un po’ come sulle crociere: non esistono solo i corsi mascherati, potrebbero essere studiate visite guidate ai musei cittadini, concerti ed altri eventi. Basterebbe agire di concerto con le categorie economiche.

“Se, invece, dovessi crearne uno nuovo penserei ad una sorte di Notte Rosa versiliese: il centro nevralgico sarebbe, ovviamente, Viareggio, ma coinvolgerei tutti gli altri Comuni del comprensorio. Potremmo iniziare, ad esempio, estendendo la Notte Blu da Lido anche alla Passeggiata di Viareggio: vedo bene eventi in piazza di Carnevale e Pucciniano e dimostrazioni di associazioni sportive. Volendo citare il celebre cantante Vasco Rossi, con cui ho collaborato: basta poco.”

@GorskiPark

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