(foto Andrea Zani)
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VIAREGGIO. “Nelle ultime settimane a certe cassandre è piaciuto parlare sempre più insistentemente di dissesto finanziario ormai imminente per il Comune di Viareggio e, quindi, di elezioni amministrative sempre più a rischio. Il commissario prefettizio Domenico Mannino bene ha fatto a convocare tutti i candidati sindaco per illustrare la situazione finanziaria dell’ente. Il disavanzo che emerge dal bilancio consuntivo – poco più di un milione e mezzo di euro – non è altissimo, per quanto la situazione non sia delle più rosee.” Lo scrive Leonardo Betti, candidato sindaco del centrosinistra, in una nota.

“Rimangono, infatti, elementi di forte criticità. Il problema principale del nostro Comune è il costante ricorso all’anticipazione di cassa: questo si traduce in una mancanza di liquidità che si riflette pericolosamente sui pagamenti da effettuare ai fornitori. Questi, a fronte della nuova normativa sugli interessi passivi per ritardato pagamento, potrebbero costringere il Comune a pagare tassi del 10,50%.

“E poi c’è la spada di Damocle della Corte dei Conti che ha richiesto entro l’8 giugno prossimo l’adozione di un provvedimento idoneo a sanare il bilancio, una manovra da oltre sette milioni e mezzo di euro. Mannino ha rassicurato che a breve si recherà a Firenze per capire in che modo l’amministrazione comunale dovrà e potrà inserire questa somma correttiva, necessaria per poter ripristinare i vincoli di bilancio.

“Si aprono, poi, due diverse possibilità. La prima, che è anche la meno onerosa ed invasiva: l’ente propone alla Corte un proprio piano finanziario di rientro del debito. La seconda: si ricorre alla formula classica dell’aiuto pilotato da parte dello Stato in 10 anni, con l’erogazione di 300 euro per abitante fino a un massimo di 18mila euro e, allo stesso tempo, l’applicazione al massimo delle tariffe comunali per il periodo temporale preso in considerazione.

“L’impegno della futura amministrazione, dunque, sarà quello di reperire nuove forme di entrate: penso ai fondi europei, che il nostro Comune raramente ha saputo sfruttare, ma anche ai tagli sulle società partecipate, alla riduzione dei costi della politica, a forme di controllo patrimoniale e non più solo reddituale per debellare l’evasione fiscale.

“Come ci ha amaramente detto Mannino, con l’insediamento della nuova giunta dovremo tirare tutti la cinghia. Ma, in caso di vittoria, ci metteremo subito al lavoro per mettere mano quanto prima ai conti del Comune: nonostante la crisi, i cittadini hanno bisogno di speranza. Ed è quello che noi vogliamo dare a Viareggio.”

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