CAMAIORE. Va avanti il lavoro dell’Amministrazione comunale di Camaiore per la redazione del primo Piano delle Funzioni.

Il Sindaco Alessandro Del Dotto e l’assessore alle Attività produttive Carlo Alberto Carrai hanno incontrato in municipio i rappresentanti dei Centri Commerciali Naturali di Lido, Capezzano-Sarzanese, Capezzano-Italica e i referenti di Confesercenti e di Confcommercio.

Si tratta del primo di una lunga serie di incontri, in vista della futura adozione del Piano delle Funzioni: “Si inizia con le prime esperienze di partecipazione, nelle quali si coinvolgono gli attori del territorio prima ancora di aver definito le idee e gli atti dell’amministrazione: un passaggio essenziale per stabilire un metodo di lavoro comune e per raccogliere la sensibilità che chi vive sul territorio porta rispetto alla quotidianità e al futuro della città. Il futuro, del resto, va condiviso, se vogliamo che sia solido e realizzabile”, afferma il Sindaco.

Molti gli argomenti sul tavolo, a partire dall’illustrazione dello strumento stesso, per il quale il Sindaco ha spiegato il Piano delle Funzioni nei suoi meccanismi, metodi, finalità, e i fondamentali rapporti che tale strumento ha con il Piano Regolatore vigente.

Sono stati illustrati, poi, alcuni criteri direttivi generali, adottati dal soggetto tecnico incaricato della redazione del Piano delle Funzioni, e che riguardano le destinazioni (e subdestinazioni) d’uso che possono essere previste per le strutture commerciali: “Una importante riclassificazione delle destinazioni d’uso ammissibili, non ammissibili o tollerate per ciascuna UTOE e sottozona urbanistica, che tuttavia mettiamo al vaglio degli attori dello sviluppo del territorio prima di qualsiasi decisione formale”, commenta il primo cittadino.

Sono stati dunque portati alcuni esempio di situazioni che con questo Piano riceveranno regole finalmente chiare e definite: dalle Bocchette al CCN del centro storico sino al tema della media-grande distribuzione commerciale sul territorio.

L’obiettivo del Piano è quello di guardare ad un futuro sviluppo del territorio, facendo leva sulla regolamentazione degli usi dei fondi e degli immobili esistenti avendo come obiettivi-guida il progresso economico/sociale e l’offerta produttiva e qualitativa di servizi, pubblici e privati, commerciali e non, del territorio comunale.

La governance delle destinazioni d’uso, dunque, come ‘cavallo di troia’ portatore di un nuovo modello di sviluppo, anche economico, incentrato sulla valorizzazione del tessuto di imprese, aziende ed esercizi esistenti e sulla limitazione dei fenomeni insediativi commerciali di dimensioni troppo grandi, che potrebbero minare la sopravvivenza delle attività oggi esistenti e che costituiscono un’eccellenza nel panorama delle reti commerciali e imprenditoriali.

Al termine dell’incontro sono state fissate le linee del metodo di lavoro che sarà portato avanti dal Comune e dagli interessati: non appena pronta, verrà inviata dagli uffici una prima bozza tramite e-mail, a seguito della quale ci sarà un mese di tempo o poco più per formulare una relazione – da parte dei partecipanti al tavolo – su quelli che sono ritenuti i punti di forza e le criticità dell’assetto esistente ed evidenziare le linee di sviluppo da proporre all’Amministrazione.

Gli ultimi step di questo lavoro, portato avanti dall’Amministrazione in maniera condivisa, saranno la redazione della bozza definitiva che verrà presentata per l’adozione in Consiglio Comunale, infine, dopo le dovute osservazioni e l’approvazione, l’entrata in funzione del Piano.

“Un passaggio fondamentale – conclude Del Dotto – per condividere il metodo di lavoro, partecipato e aperto, nel quale chi ha le redini del governo della città apre le porte della responsabilità di scelta a coloro che quotidianamente si dovranno confrontare con le regole approvate dall’Amministrazione”

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ultimo aggiornamento: 19-05-2013


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