(foto Pomella)
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STAZZEMA. “Dopo l’archiviazione del procedimento contro i responsabili, questa decisione della procura di Stoccarda di non riaprire le indagini a carico di cinque ex SS della 16/a divisione Rechfuerher, individuati dalla ricerca dello storico Carlo Gentile grazie a nuove prove da lui raccolte, è una nuova offesa alla memoria delle vittime della strage di S. Anna di Stazzema e al dolore dei sopravvissuti, alla Resistenza e alla storia del nostro Paese”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi commentando la notizia battuta dalle agenzie di stampa nel primo pomeriggio.

La possibile riapertura delle indagini sugli ex SS aveva riacceso la speranza sull’indispensabile bisogno di giustizia per le 560 vittime del terribile eccidio. Speranza che aveva trovato alimento anche dalla recente visita a S. Anna da parte del presidente Giorgio Napolitano insieme al presidente tedesco Joachim Gauck. “La Regione Toscana da sempre coltiva e difende la sua memoria, e per questo continueremo nella ricerca della verità al di là di ogni cavillo giuridico” ha aggiunto il presidente Rossi.

“La decisione del tribunale di Stoccarda di non riaprire le indagini sulla strage di Sant’Anna di Stazzema è molto grave. Ci auguriamo che il governo chieda spiegazioni sulle motivazioni di un atto, che suona come un nuovo schiaffo a tutti i cittadini italiani”. Lo affermano i senatori del Pd Andrea Marcucci e Laura Cantini. “Se la scelta dei giudici di Stoccarda non sarà emandata dalla corte federale-proseguono-resterebbe una macchia indelebile sulla storia di un eccidio in cui hanno perso la vita oltre 560 civili”.

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