VIAREGGIO. Una ‘festa di Primavera’ al Varignano per la giornata di domenica 2 giugno. Certo, il clima di questi giorni fa pensare a tutto fuorché alla bella stagione. Ma è una Primavera metaforica, quella che intendono gli organizzatori della manifestazione: la rinascita, in tutti i sensi, di una delle zone più popolose della città.

Ad organizzare la Festa di Primavera per il terzo anno consecutivo è il Tavolo di Partecipazione del quartiere, al quale prendono parte la Parrocchia, l’istituto comprensivo Lenci, il centro sportivo Vasco Zappelli, il circolo Il Fienile, la onlus Il Germoglio e il Comitato Varignano. Per quest’anno sarà allestito una sorta di Expo proprio al grande centro sportivo nella zona del Forcone: non mancheranno laboratori, musica, mostre fotografiche – da non perdere il “Cento case e una via” -, spazi creativi, stand, dimostrazioni di discipline sportive (tiro con l’arco, calcetto, pallacanestro) e persino una gita lungo il Canale Burlamacca a bordo del “Dragon Boat” mosso da circa 20 vogatori del Circolo Kayak Viareggio.

“In un momento di disgregazione tentiamo di ricucire i rapporti nel quartiere con questa festa aperta a tutti – ragazzi, adulti e anziani”, esordisce il parroco don Marcello Brunini. “Abbiamo ricevuto tante adesioni di associazioni sportive e di volontariato, che presenteranno le loro iniziative e gli ambiti in cui operano.”

Il Varignano, peraltro, è entrato a far parte del progetto “L’asola e il bottone” che prevede fondi per quartieri e zone in difficoltà e otterrà un finanziamento di 8mila euro per il prossimo biennio dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Caritas diocesana: questo verrà investito per svariate attività, tra cui il recupero scolastico per i ragazzi dell’istituto Lenci e tirocini per i giovani compresi tra 18 e 30 anni.

Don Brunini, poi, coglie l’occasione per rivolgere un invito in vista del ballottaggio alle elezioni amministrative: “Mi auguro che il futuro sindaco pensi ad una politica sociale vera e propria, non badi a risolvere semplicemente l’emergenza. Bisogna fare qualcosa anche per il lavoro: qua al Varignano ci sono tanti disoccupati e cassintegrati. E poi spero che venga recuperato il rapporto tra le istituzioni e i cittadini, specie in questo quartiere, dove si sono viste ben poche autorità e dove serpeggia una certa sfiducia nei confronti della politica.”

 

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