STAZZEMA. Si sono confrontati lungo tutta la giornata istituzioni pubbliche, Regione Toscana con l’assessore Anna Rita Bramerini, Provincia di Lucca, presente l’assessore Diego Santi, l’Unione dei Comuni della Versilia con il Presidente Maurizio Verona, il Comune di Stazzema con il Sindaco Michele Silicani. Il Cerafri, centro studi sul rischio idrogeologico,nacque proprio a seguito della esperienza dell’alluvione del 1996 e compie oggi dieci anni ed è partecipata oltre che dal comune di Stazzema dall’Università di Firenze, presente a Retignano con il suo rettore, prof. Tesi. Presenti anche l’on. Paolo Fontanelli che al tempo dell’alluvione era subcommisario e seguì tutte le fasi della ricostruzione e il presidente di Uncem Toscana, Oreste Giurlani.

“Crediamo che a dieci anni di distanza”, commentano il Sindaco di Stazzema Michele Silicani e il Presidente dell’Unione dei Comuni della Versilia, Maurizio Verona, “si possa dire che il Cerafri abbia ottenuto i risultati che erano attesi, ovvero essere un laboratorio permanente per la ricerca sul rischio idraulico. La presenza dello Stato a tutti i livelli, compreso il Responsabile per il rischio idrogeologico del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Ing. Meroi, è significativo del prestigio che il binomio Cerafri – Università di Firenze ha saputo guadagnarsi con il tempo. Si è voluto coniugare in una giornata di studio ed approfondimento tutela dell’ambiente, sicurezza idraulica e sviluppo delle zone montane dove sono accaduti questi eventi. Sono facce di uno stesso percorso che va portato avanti con sinergie e interventi coerenti a tutti i livelli. Sapere che oggi si applicano studi sulla sicurezza e sul recupero post eventi in tutta Italiache sono stati elaborati a Stazzema dal Cerafri è per noi motivo di orgoglio. Abbiamo saputo risorgere. Crediamo che la maggiore sicurezza fosse un qualcosa che dovevamo alle vittime”.

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DALLA VERSILIA ALLA ‘FABRICA’ EUROPA

STAZZEMA RICORDA LE VITTIME DELL’ALLUVIONE