PIETRASANTA. “Il giudizio dei sindacati al bilancio previsionale 2013 stupisce sia per i contenuti che per i toni che sono addirittura in chiave antipierasantina. Lascia increduli la totale mancanza di riferimenti al contesto: il disavanzo del comune, chi l’ha causato e come, i vincoli imposti dal governo nazionale, le normative riguardo alle coperture per i servizi, i tagli nei trasferimenti. Tutto uguale, nessuna distinzione. Una critica che prescinde totalmente dagli elementi al contorno diventa propaganda e finisce per far perdere di credibilità alle organizzazioni che la promuovono”.

“L’alternativa, l’unica alternativa, era la cura della Corte dei Conti, che sarebbe stata molto più dura, sopratutto sulle fasce deboli della popolazione: noi abbiamo cercato di coniugare risanamento ed equità, nei limitati margini di manovra di cui dispone una amministrazione comunale. Per chi ha responsabilità nei confronti della comunità questa considerazione è imprescindibile e dovrebbe esserlo anche per chi ha responsabilità solo politiche. Nei prossimi mesi dobbiamo andare ulteriormente verso l’equità: le tariffe sui servizi che il comune eroga, ma anche gli investimenti in assistenza e sociale devono essere analizzati nell’ottica dell’efficienza (non del risparmio) e dell’equità: chi ha più deve dare di più. Solo così si può pensare di continuare ad usufruire del buon livello di servizi che abbiamo”.
“Non ci convincono comunque le politiche recessive, perché provocano impoverimento e crisi, in primis per chi è più in difficoltà. Pensare di spostare gli sponsor per i grandi eventi sul sociale è impossibile, oltr che sbagliato. La nostra capacità di raccogliere investimenti privati per il sociale deve ulteriormente migliorare, ma deve essere fatta INSIEME al lavoro sulla cultura e sulla valorizzazione di Pietrasanta, e non INVECE. Tagliare la cultura significa tagliare le prospettive di crescita, non solo economiche, per un territorio. Questo lo avremmo dovuto imparare in tanti anni di berlusconismo. L’obiettivo di una amministrazione di centrosinistra, al di là della demagogia, deve essere quello di creare le condizioni per far crescere la propria comunità, superando le difficoltà in maniera solidale e condivisa. Molti in Toscana ed in Italia pensano che Pietrasanta sia da questo punto di vista un modello da seguire e credo che noi pietrasantini dovremmo essere orgogliosi di questo”.
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ultimo aggiornamento: 24-07-2013


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