MARINA DI PIETRASANTA. A vent’anni dalla scomparsa di colui che è stato forse uno dei personaggi più rappresentativi della storia della Versilia il nipote Marco Bernardini, giornalista e scrittore lo ricorda tra le pagine di “Li abbiamo fatti cantare” (Robin Edizioni), la saga familiare dei Bernardini che esce in libreria a settembre, al Caffè della Versiliana domani giovedì 1° agosto alle ore 18.30.

C’era una volta, in una parola, la Versilia. Forgiata con la fatica, il sudore e la spregiudicata pervicacia di persone come Sergio Bernardini che sono state in grado di trasformare una terra in un mito, in cui tutti i più grandi dello spettacolo e del costume degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta hanno voluto esserci, lasciando qui la loro firma, facendo della Versilia e della Bussola il palcoscenico privilegiato per le loro apparizioni (da Adriano Celentano a Mina, Luciano Tajoli, Fred Bongusto, Milva, Peppino di Capri, The Platters, Ray Charles, Wilson Pickett, Tom Jones, Josephine Baker, Shirley Bassey, Grace Jones e tanti altri).

«Era un esagerato come doveva essere in quell’ambiente, poco saggio, mai previdente, assolutamente geniale» afferma Marco Bernardini ricordando lo zio. Il libro «non vuole essere e non è un’operazione nostalgia – spiega – Ma vuole ricordare una Versilia oggi diventata terra depressa e malconcia, ma che sarebbe potuta essere la Florida d’Europa se solo fosse riuscita a liberarsi dalla dimensione di ghetto per ricchi. Non disfattismo ma una dolorata rabbia».

A condurre l’incontro Enrico Salvadori, giornalista e caposervizio de La Nazione di Viareggio.

Il parterre dell’incontro si preannuncia frequentato da tante personalità dello star system: da Paolo Rossi a Massimo Giletti a Massimo Moratti oltre a tanti altri amici di Sergio e della sua famiglia.

Ingresso libero.

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