VIAREGGIO. Doveva essere – a detta degli organizzatori – la Champions League dei giovani. Ed invece, la Next Generation Series chiude i battenti dopo appena due stagioni. Motivo? La crisi economica. A renderla celebre era stata l’Inter di Andrea Stramaccioni, che si era aggiudicata la prima edizione. Praticamente niente, in termini di storia, se paragonata alla Viareggio Cup.

Una notizia che Alessandro Palagi, presidente del Cgc – società organizzatrice del torneo più longevo, se si parla di calcio giovanile – commenta senza stupore. Un po’ come se, in cuor suo, se lo aspettasse: “Bisogna considerare le mille difficoltà che ci sono al giorno d’oggi per organizzare competizioni di un certo livello. Non sono certo contento che la Next Generation Series si interrompa qui, ma questi tornei non si mettono in piedi tanto facilmente. La crisi falcia praticamente tutto e tutti”.

La “sua” Coppa Carnevale, invece, prosegue. Ed anche se la 66esima edizione si disputerà il prossimo febbraio, Palagi è già al lavoro: “Posso dire che, relativamente alle squadre italiane, siamo a posto. Addirittura siamo stati costretti a dover compiere delle rinunce, essendo minore il numero delle partecipanti. Ci stiamo impegnando per trovare formazioni straniere di primissimo livello, affidandoci anche, con tutta l’umiltà che ci contraddistingue, alla Figc. Colgo l’occasione per ribadire che il nostro è il torneo di calcio giovanile più importante del mondo, dove si possono ammirare i campioni del domani”.

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