VIAREGGIO. Scrive il sindaco Betti:  “Allo scopo di chiarire in via definitiva la portata dell’atto di cui all’oggetto si precisa ad ogni buon effetto interpretativo che gli affari riguardanti la politica della polizia municipale e della sicurezza urbana, che la legge attribuisce allo scrivente, sono delegati al dottor Potito Iascone, a decorrere dalla data dell’atto in argomento”.

A ribattere è Rossella Martina del movimento “Viareggio tornerà bellissima”.

“Errore! Una cosa sono gli incarichi dirigenziali che possono essere affidati in esterno nei limiti stabiliti dalla legge. Cosa completamente diversa sono le deleghe politiche spettanti al sindaco che possono essere affidate solo a assessori (e in casi particolarissimi a consiglieri comunali). Dunque, come già denunciato dal capogruppo del Pdl Antonio Cima, una delega che spetta al sindaco non può andare a un ‘consulente’. Con l’incarico ricevuto dal sindaco, Potito Iascone sta svolgendo il ruolo di “assessore con delega alla Polizia Municipale”. Ma poiché  gli assessori non possono superare il numero di sette, Iascone risulterebbe essere l’ottavo e dunque il sindaco Betti incaricandolo è andato, per così dire, ‘fuori legge’. Ecco cosa è successo a Marsala nel maggio scorso per un fatto incredibilmente simile al nostro: Usurpazione di funzione pubblica e peculato sono i reati contestati nella richiesta di rinvio a giudizio che la Procura della repubblica di Marsala ha avanzato per Salvatore Adamo, 53 anni, sostituto commissario della polizia stradale, che il 7 giugno 2012 era stato nominato dal sindaco di Marsala Giulia Adamo ‘esperto’, a titolo gratuito, in materia di ‘polizia urbana’ e ‘sicurezza’.

Secondo l’accusa, Salvatore Adamo, anzichè limitarsi a fornire pareri al primo cittadino, avrebbe usurpato le mansioni di comandante dei vigili urbani, prendendo ‘arbitrariamente’ possesso dell’ufficio, alla cui porta cambiò anche serratura e chiavi, ed esercitando, di fatto, le funzioni di capo della polizia municipale.

Avrebbe, infatti, secondo l’accusa, indetto riunioni con il personale a contratto e con gli ispettori coordinatori della viabilità, impartito disposizioni su composizione delle pattuglie, talvolta sottoposte a ispezioni e controlli, predisposto turni di servizio e partecipato personalmente a operazioni.

Il reato di peculato viene, invece, ipotizzato in relazione all’utilizzo di auto e moto della polizia municipale. I fatti contestati sono relativi al periodo tra giugno e i primi di agosto del 2012. Nello stesso procedimento e’ coinvolto anche un dirigente del Comune di Marsala, Aldo Scialabba, 56 anni, accusato di abuso d’ufficio per avere messo a disposizione dell’esperto del sindaco un telefono cellulare. Anche per il funzionario è stato chiesto il rinvio a giudizio”.

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