LIDO DI CAMAIORE. Una grande struttura triangolare di quasi 30 metri, oppure una serie di due seminterrate al posto dell’Arlecchino. Una grande area per sport, musica, o parco tematico nell’area Benelli che fu di Bussoladomani. Qualsiasi progetto alla fine la spunterà, una cosa è sicura: il profilo di Lido di Camaiore non sarà più lo stesso. Gli studi commissionati dal Comune di Camaiore alle università di Pisa e Firenze (Architettura e Ingegneria) hanno prodotto una serie di elaborati destinati a dare una chiara connotazione al lungomare di Camaiore.

I progetti saranno esposti, 12 e 13 settembre, a Ville Le Pianore a Capezzano (il 13 alle 16,30 è previsto anche il convegno per spiegare nel dettaglio le singole idee progettuali). “Anche se con opere che hanno segnato l’identità di Lido, come la Passeggiata e il Pontile – ha commentato il primo cittadino – in passato una visione strategica sull’intero territorio è mancata”.

Per l’Ex Arlecchino le soluzioni pensate sono diametralmente opposte. Da una parte un grande triangolo isoscele (col vertice rivolto verso nord) alto 30 metri circa, composto da lastre di cemento e vetro. E davanti un grande parco urbano con ponticelli via Colombo ad unire piazza Castracani e piazza Brodolini. Per ospitare dentro e all’esterno uno spazio espositivo, uffici, negozi, una biblioteca. Un altro progetto invece vuole l’intera area (le due piazze e l’edificio dell’Arlecchino) trasformati in una sorte di ‘serie di dune’. All’interno spazi chiusi per negozi e uffici. Ma anche pensiline per camminare riparati in caso di pioggia oppure, nelle giornate di sole, la possibilità di ‘scalare’ le collinette: sopra infatti troverebbero spazio aree verdi e panchine. Entrambi i progetti, comunque, prevedono parcheggi sotterranei.

Ma non solo ovviamente le uniche due idee riguardanti l’ex Arlecchino. Altri progetti prevedono di rivedere l’architettura dell’edificio, rendendolo moderno e, come ha sottolineato l’architetto Alessandro Guidetti dell’Università di Firenze, trasformandolo nella “vera e propria porta della Versilia. Anzi, la porta di una passeggiata a mare più grande d’Europa”. Ai progetti, oltre a Guidetti e al professor Paolo Riani dell’università di Pisa, hanno collaborato gli studenti delle due facoltà.

Anche l’area Benelli è stata oggetto di accurato studio. Diverse le soluzioni prospettate, ma tutte con un unico comune denominatore. La zona dovrà infatti essere dotata di un impianto di allagamento controllato e progressivo. In caso di necessità insomma si potranno creare piccoli (o medi) laghetti artificiali allagando parte della zona. Le idee appunto sono diverse: un area per concerti con una zona (la fattoria) destinata a diventare la Casa della Musica. Oppure un parco tematico. O perché no un area attrezzata per lo sport. “In ogni caso – spiega il sindaco Alessandro Del Dotto – gli edifici in quella zona saranno ridotti al minimo e soprattutto non supereranno l’altezza della pineta. Questo perché pensiamo ad un progetto integrato, non in contrasto, con l’ambiente intorno”.

L’iter – come ha spiegato lo stesso sindaco e l’assessore all’urbanistica Simone Leo – prevede che entro i primi sei mesi del 2014 sarà indetto – sulla base delle indicazioni emerse – un concorso internazionale di idee. E che poi i progetti risultati migliori siano vagliati, in un percorso condiviso, con la cittadinanza. I costi, stando all’amministrazione, non sarebbero faraonici. “Parliamo comunque di una spesa inferiore ai due project inseriti in bilancio dalla passata amministrazione. Per i fondi necessari pensiamo a collaborazioni miste col privato, ai contributi degli altri Comuni della Versilia, della Regione, e della Comunità Europea”.

 

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