VIAREGGIO Stamani mobilitazione degli avvocati viareggini che si sono ritrovano in toga di fronte al Tribunale distaccato di Viareggio che è stato chiuso con il trasferimento a Lucca, per manifestare l’indignazione e chiedere un immediato ripensamento al provvedimento. Tra i promotori dell’iniziativa c’è l’avvocato Gianfrancesco Parenti, ex vicesindaco di Viareggio, il collega Riccardo Carloni anche a nome di numerosi colleghi.

“Intorno al Tribunale ruota la vita di tante famiglie che hanno un componente che lavora all’interno o al di fuori e comunque la nostra città subisce un grave impoverimento. Così Viareggio, con la Versilia, perde il presidio giuridico esistente sino dal 20 novembre 1548 con cui il Consiglio Generale della Repubblica decise di affidare al Commissario di Viareggio la giurisdizione criminale. Senza voler ripetere le ragioni del nostro totale dissenso che abbiamo urlato, inascoltati, abbiamo deciso di trovarci stamani davanti al Tribunale”.

Prese di posizione per questo provvedimento ci sono state anche da parte della senatrice del Pd, Manuela Granaiola che ha scritto al sindaco di Lucca, al presidente del Tribunale, per richiedere un altro sopralluogo nella sede di Lucca del Tribunale in quanto secondo la senatrice ci sono problemi sulla sicurezza, la praticabilità e disagi per i portatori di handicap. Granaiola ha presentato anche interrogazioni al Governo, per bloccare il trasferimento della sede distaccata di Viareggio.

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