MASSAROSA. “Risulta realmente insostenibile la Tares applicata sui commercianti ed imprese produttive di Massarosa, magari sommata a tutti gli altri aumenti della tassazione Comunale, dove ciò che non è stato aumentato e’ solo quello che non poteva poiché già al massimo. Pure nella consapevolezza che il “peccato originale” e la colpa principale e’ nel governo centrale, che sia Berlusconi, Prodi, Monti o Letta, non si può non vedere gli errori, magari piccoli ma incisivi economicamente di chi governa Massarosa oggi”.

Lo scrivono, in un comunicato congiunto, Alberto Coluccini e Nicola Montalto per Massarosa Civica e Roberto Picchiani per il movimento Innovatori. ” Non serve essere bravi amministratori pubblici quando c’è “grasso che cola”, e’ quando ci si trova ad affrontare situazioni e periodi difficili che si dimostra se si è capaci di impattare positivamente. Non si può dire che la giunta di sinistra non abbia fatto le proprie scelte, ne si può dire di essere vicini alle imprese quando si decide di coprire il 30% dei costi dei rifiuti del Comune con la Tares sulle imprese quando queste generano costi solo per il 18% che tradotto in numeri vale circa € 500mila di maggiore Tares chiesta alle imprese. Ne si può sentirsi bravi amministratori quando pur sapendo da 2 anni gli effetti devastanti della Tares non si è fatto niente per ridurre il costo totale dei rifiuti, unica via di uscita nel medio periodo, dopo l’emergenza di tamponare la situazione oggi”.

“Questa colpa è ancora più grave visto che proprio il nostro Comune è stato alla presidenza del Consorzio Ambiente Versilia e cioè capofila di tutti i Comuni versiliesi su questo fronte. La proposta del Presidente del Consorzio commercianti di “creare” un “fondo di riequilibrio” presentata all’amministrazione è oggi necessario e similare con quanto presupposto anche dell’associazione Civica e dalla stessa Amministrazione parallelamente. Ciò che stupisce e’ che al momento l’amministrazione non abbia un “numero” di quanto può valere, ne se oltre a dirottare su questo fondo oltre alle risorse già previste per le imprese stesse ci sia qualcosa d’altro da recuperare. Probabilmente tante spese già precedentemente da noi contestate ed evidenziate in incarichi e consulenze, acquisto di un’immobile per la farmacia comunale per oltre 1milione di euro ed errori se non peggio come gli investimenti tanto milionari quanto fallimentari sul fotovoltaico oggi fanno sentire tutto il loro peso”.

(Visitato 19 volte, 1 visite oggi)

“Basta Sagre”. I commercianti di Massarosa alzano la voce

Rossella Martina: “Al Varignano un’altra mancata riscossione degli oneri di urbanizzazione”