VIAREGGIO. “Se Italo Calvino fosse stato viareggino e fosse vissuto ai nostri giorni non avrebbe avuto problemi a trovare inspirazione nello scrivere il suo ‘Il cavaliere inesistente’. E forse avrebbe anche cambiato il titolo del suo celebre libro in sindaco inesistente”. Antonio Cima e Aldo Paoli, consiglieri comunali del Pdl, citano un celebre nome della letteratura italiana nel loro ultimo intervento sull’amministrazione Betti.

“Siamo così rassegnati alle esternazioni di Betti – ammesso che le scriva lui e non il suo entourage di curatori d’immagine – che quasi non ci accorgiamo più del suo parlare del nulla. Di fronte a problemi veri, concreti, urgenti che si levano dalla città, assistiamo a risposte vaghe e generiche. Di fronte ad esempio alla terribile crisi della cantieristica, il sindaco fa una gita turistica a Genova e torna dicendo che rifare la mostra nautica degli anni ’80 a Viareggio sarebbe bello.

“Intanto il Polo Nautico è tutto o quasi in cassa integrazione. Di fronte ai licenziamenti di Rete Versilia annuncia una fantomatica cordata pubblico-privata, dove il privato non si sa chi sia e il pubblico sarebbero quei sette Comuni della versilia, tutti a guida Pd, che neppure ce l’hanno fatta a mettersi d’accordo sulla sorveglianza del parcheggio dell’ospedale e che si fregano l’un l’altro le corse ciclistiche.

“Ora, di fronte alla crisi dell’Esperia Viareggio, se ne lava le mani annunciando un’ennessima fantomatica iniziativa di azionariato popolare. Quando capirà Betti che il compito di un sindaco è affrontare in prima persona i problemi e non sperare che altri – siano essi gli imprenditori o gli altri Comuni o la gente che si dovrebbe frugare in tasca, ecc – gli tolgano le castagne dal fuoco?

“Nessuno ormai si aspetta più da Betti azioni effettive e reali, meno che mai in merito al calcio viareggino come, al contrario, fecero i suoi predecessori Marcucci e Lunardini con i loro assessori Nicoletti e Ratti a dimostrare che l’impegno, quello vero, non ha colore politico. Ma come si fa a dire ad un presidente, bravo, corretto e coraggioso come Dinelli questa sagra delle banalità? ‘Siamo solidali con la società’ (e ci mancherebbe altro!), ‘ho telefonato a Lippi..’ (risiamo al pensaci tu…), mentre dell’azionariato popolare abbiamo già detto.

“Capisco che da una amministrazione di cui non si vede l’ombra è impossibile aspettarsi impegni concreti e seri. Ma almeno la città chiede che non le siano offerte banalità e risposte concrete a chi ha bisogni veri”.

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ultimo aggiornamento: 14-10-2013


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