VIAREGGIO. “Tutto da rifare. Dopo anni di discussioni avevamo a portata di mano una soluzione intelligente per la questione delle concessioni demaniali marittime, soluzione prospettata addirittura da un esponente del governo e dal direttore dell’Agenzia del demanio e ce la siamo fatta imbrattare da becere affermazioni populistiche e da qualche pseudo-ambientalista, anche parlamentare, anche governativo, che nella piu’ completa non conoscenza, per non dire ignoranza, della materia ha rimescolato le acque e ha tentato di riportarci indietro di anni su un percorso faticoso, accidentato che è costato energie, soldi, occupazione, lavoro a tutti coloro che gravitano nel settore. Ricordo che si tratta di circa 30mila imprese e tre milioni di lavoratori, considerando l’indotto.” Lo afferma la senatrice viareggina Manuela Granaiola (Pd).

“Questo clima avvelenato ha portato al ritiro forzoso, e forzato, di alcuni emendamenti anche da me proposti al ddl di stabilità che non prevedevano la vendita delle spiagge ma la regolarizzazione, peraltro a titolo molto oneroso, di una situazione di fatto realisticamente non modificabile e la ridefinizione di quanto ancora si può considerare demanio marittimo.

“Ieri sera in commissione bilancio abbiamo avuto una rappresentazione a dir poco paradossale dell’ultimo tentativo del governo di proporre una soluzione. Eravamo tutti ansiosi di conoscere il testo della proposta e cosa è uscito dal cilindro? Un emendamento irricevibile che riportava tutta la categoria nella palude delle ‘aste con i paletti’ con l’aggravante della maggiore offerta che apriva le porte agli appetiti più pericolosi di detentori di ingenti capitali, spesso malavitosi.

“Un emendamento che non salvava neanche i ‘pertinenziali’ e che fortunatamente a notte fonda i relatori si sono decisi a ritirare.

“Che succede ora? Attendiamo il testo del maxiemendamento e vediamo se sono riusciti ad inserire qualcosa che salvi i pertinenziali dalla chiusura delle loro aziende e poi se passa la fiducia, tutto si sposta alla camera dove mi auguro che nessuno cerchi di alzare una bandierina contro o a favore e si cerchi davvero di portare avanti a una soluzione che è lì a portata di mano e che, se adottata, porterebbe beneficio a tutti i lavoratori del settore, all’economia del paese, al turismo, all’ambiente, al decoro delle nostre spiagge, alla sicurezza delle nostre coste.
Ma sappiamo bene che nel nostro paese le soluzioni intelligenti sono le piu’ difficili da adottare.”

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ultimo aggiornamento: 26-11-2013


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