VIAREGGIO. I combattimenti clandestini tra animali. La clonazione. L’uso sconsiderato degli embrioni. Fabrizio Galli, carrista di prima categoria, esponente della dinastia più vincente nella storia del Carnevale, ha sempre avuto il merito di concentrarsi su tematiche di stretta attualità ma poco dibattute su giornali e tv.

Dopo l’anno “sabbatico” fuori concorso, il presidente dell’Assocostruttori torna in concorso con un fenomeno che, di fatto, coinvolge direttamente anche noi di Versiliatoday: parliamo di Internet.

Il titolo del carro, tuttavia, non lascia spazio a interpretazioni ottimistiche: “Non entrare in quel portale” è un grido di allarme contro le implicazioni negative che si celano dietro l’eccessiva dipendenza dalla Rete per definizione e dalle nuove tecnologie.

Fabrizio Galli - "Non entrare in quel portale" 2
Fabrizio Galli – “Non entrare in quel portale” 2

La costruzione si svilupperà in due atti scenici ben distinti: nel primo, la carretta sarà cinta da pareti che mostreranno immagini accattivanti, quasi a voler indurre gli spettatori dei viali a mare ad addentrarsi nello spazio ignoto che si cela dietro la struttura.

I portali web, soglia tra la vita quotidiana e la realtà virtuale, a un certo punto, si schiuderanno. E mostreranno il lato oscuro di Internet.

Al centro del carro, infatti, Galli ha collocato un inquietante ragno dai colori accesi: è lui il simbolo di una Rete sì virtuale, ma capace di prendere possesso della nostra mente, di svuotarci della capacità critica e di renderci facilmente manipolabili.

Fabrizio Galli - "Non entrare in quel portale" 1
Fabrizio Galli – “Non entrare in quel portale” 1

Amara allegoria di questo concetto è un adolescente intrappolato nella tela del ragno e dunque rapito da Internet, ormai assolutamente inerme e indifeso.

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