CAMAIORE. “Problemi di sicurezza ed extracomunitari che chiedono spiccioli. Queste le motivazioni, deboli e pretestuose, della decisione di trasformare lo spazio di sosta di fronte al Versilia in parcheggio a pagamento. Una soluzione che ci trova nettamente contrari, in particolare in un momento in cui il salario disponbile delle famiglie è ridotto all’osso e insufficiente a fare fronte anche alle primarie necessità di sostentamento. Reddito disponibile eroso dagli aumenti del costo della vita, dei servizi pubblici e ultimamente, anche dall’aumento dell’IVA”.
Lo scrive Stefano Lodi Rizzini, Segretario PdCI – Federazione di Lucca e della Versilia. “Entrando nel merito, partendo proprio dal tema della sicurezza, non ci pare di ricordare siano accaduti fatti da consigliare un presidio costante e militarizzato del parcheggio dell’ospedale Versilia. In merito alla presenza di extracomunitari che chiedono spiccioli, chiunque oggi può liberamente decidere se lasciare qualcosa oppure no. Se fosse istituita la sosta a pagamento non vi sarebbe sicuramente più scelta: i malati, i familiari e visitatori dovrebbero ogni volta preoccuparsi di pagare dazio. Nel caso di lunghe degenze, l’esborso sarebbe significativo, senza considerare le possibili sanzioni che scatterebbero nel caso in cui chi accede al parcheggio dimenticasse di pagare la sosta”.
“Crediamo invece che le soluzioni da perseguire siano altre: quella di garantire un minimo e periodico controllo da parte delle forze dell’ordine dei comuni della Versilia – che non possono tirarsi indietro – e, forse ancora più importante, trovare il modo di ampliare gli spazi dedicati a parcheggio per decongestionare il flusso di auto che nelle ore di passo è insostenibile e rappresenta il reale elemento di rischio per chi accede all’ospedale. Già in questo modo, l’accesso al Versilia sarebbe sicuramente più ordinato e sicuro. Quindi, non ci si nasconda dietro un dito, la scelta dei parcheggi a pagamento ha un unico e reale motivo: quello di fare cassa sulle spalle dei cittadini più deboli”.
