VIAREGGIO. 2560 Kg di pesce, con esattezza 256 colli da 10 kg ciascuno, questa è la quantità di pesce donato in beneficenza dalla Capitaneria di Porto di Viareggio. La vicenda è iniziata nel maggio 2013 quando gli uomini della Capitaneria di Porto, nell’ambito dei controlli sulla filiera della pesca si sono accorti che circa 1,350 tonnellate di pesce, detenute presso un noto grossista del lucchese, etichettato come pesce sciabola indo pacifico “Lepturacanthus savala” era in realtà della specie pesce coltello “Trichiurus lepturus”. La sottile differenza non è sfuggita agli occhi degli uomini della Guardia Costiera che provvedevano al sequestro della ingente quantità, sequestro poi convalidato dal magistrato che ne ordinava il ritiro dal mercato di quanto rimasto invenduto. In totale sono stati ritirati dalla società ulteriori 1210 Kg che sommati ai 1350 sequestrati fanno un totale di 2560 Kg di pesce sotto sequestro.

La Capitaneria di Porto, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, conveniva che il prodotto, ben conservato e di buona qualità, poteva almeno servire per beneficenza nei confronti delle innumerevoli associazioni caritatevoli delle province di Lucca e Pistoia. Pertanto la Capitaneria di Porto, verificata l’idoneità al consumo umano con la ASL 2 di Lucca, redigeva un piano di distribuzione presso le associazioni di beneficenza nelle province di Lucca e Pistoia. La stessa società, ex proprietaria del pesce, visto l’attività di beneficenza, si offriva di fornire un proprio mezzo per il trasporto, organizzando i lotti per le consegne. Inutile dire di come le varie associazioni siano state ben liete di accettare il prodotto, che comunque va detto è alla base molti piatti prelibati (ad esempio in Sicilia si cuoce sfilettato al forno con mollica di pane ed uva passa… una squisitezza). Innumerevoli i ringraziamenti alla Capitaneria di Porto ed alla società che ha collaborato, infatti, alcune associazioni lamentavano “… con questa crisi manca carne e pesce nelle mense dei poveri…”. La filiera ittica è un mercato veramente particolare che può nascondere molte insidie per il consumatore. È per questo che gli uomini della Capitaneria di Porto di Viareggio sono costantemente impegnati nel controllo dei punti di sbarco, dei punti vendita, dei ristoranti al fine di tutelare il consumatore finale e, quando capitano sequestri come in questo caso, si adopera affinché il prodotto venga donato in beneficenza.

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Capitaneria di Porto pesca pesce viareggio

ultimo aggiornamento: 28-02-2014


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